Una speciale ricetta pugliese: il cazzomarro
Rieccoci impegnati con la cucina pugliese, e oggi lo facciamo prendendo in esame una preparazione a base di carne che è molto apprezzata in Puglia: stiamo parlando del marro, detto anche in alcune aree cibreo o, secondo quanto si è trasmesso dal volgo popolare ad oggi, anche “cazzmarr” o persino “cazzomarro”, due nomi sulle cui origini ci sarebbe un po’ da disquisire e dibattire, soprattutto per comprenderne la ragione.
Se da una parte ci sono coloro i quali sostengono, soprattutto tenendo fede alla tradizione popolare, che il nome “cazzmarr” possa avere un’origine diciamo ispirata all’anatomia, e in modo particolare in ragione delle sembianze falliche della stessa pietanze, in realtà, lo stesso non si può ascrivere direttamente a questa quasi scontata analisi, bensì, l’indagine etimologica va svolta prendendo in considerazione il dialetto.
E in questo senso, il “cazz” starebbe per schiacciare: e in effetti, la pietanza non è altro che composta da una serie di interiora che sono state schiacciate, per dare vita ad una sorta di polpettone. Dopo questa doverosa quanto simpatica ed interessante ricerca dell’origine e del significato di questo nome, lasciamo ora spazio alle indicazioni che riguardano direttamente la cucina, andando a scoprire come si preparare questo piatto tipico.
Gli ingredienti per la ricetta del cazzomarro
Ecco quanto vi è indispensabile per riuscire a preparare correttamente la nostra ricetta:
- interiora e frattaglie assortite di agnello
- olio extravergine di oliva
- aceto di vino
- prezzemolo
- sale
- pepe
La preparazione del cazzo marro
Vi consigliamo ora qui di seguito tutti i passi per la preparazione della ricetta:
- Tagliate a pezzetti le interiori e le frattaglie dell’agnello, preoccupandovi di lavarle e sciacquarle più volte.
- Lasciate ammorbidire la reticella in acqua con aceto, dopodiché, asciugatela e stendetela su un piano.
- Mescolate ora le interiora e le frattaglie con il prezzemolo, il sale e infine il pepe nero.
- Arrotolate quindi la reticella a mo’ di salsicciotto e quindi legatela intorno alle budella, facendo attenzione a non perdere alcun ingrediente.
- Infine preoccupatevi di infilzare il marro sullo spiedo, per poi cuocerlo a fuoco lento (meglio se sulla brace di legna) per almeno un’ora.
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A complemento della ricetta, vi riportiamo un paio di note interessanti:
- Potete utilizzare anche le interiora e le frattaglie di capretto.
- Questa pietanza può essere cotta anche in una teglia con abbondante acqua, sistemando il fuoco sopra e sotto, disponendo sempre di un forno a legna.
Si tratta di una ricetta la cui preparazione richiede 2 ore ed è difficioltà media. Vi consigliamo infine di abbinare al marro un buon Nardo rosato, servizio a temperatura compresa tra i 12-14 gradi.