La Tradizione del Croccante di Mandorle
La tradizione del croccante di mandorle è profondamente radicata nella cultura pugliese. Questo delizioso dolce, conosciuto anche come torrone pugliese o torrone di mandorle pugliese, ha una lunga storia che risale a secoli fa. Preparato con mandorle sgusciate pugliesi e zucchero caramellato, il croccante è un must durante le festività e le celebrazioni familiari. La copeta pugliese, una variante di questo dolce, è altrettanto apprezzata. Ma come si prepara un vero croccante di mandorle? Seguiamo passo dopo passo una ricetta tradizionale per scoprire tutti i segreti di questa delizia.
Preparazione delle Mandorle
Per preparare un perfetto croccante di mandorle, inizia scottando in acqua bollente 250 grammi di mandorle. Con un coltellino affilato, togli le pellicine e mettile ad asciugare su carta assorbente vicino a una fonte di calore. In alternativa, puoi utilizzare mandorle già sbucciate. Taglia le mandorle in 2-3 strisce nel senso della lunghezza e tostale per qualche minuto in forno a 200°. Questo passaggio è fondamentale per esaltare il sapore delle mandorle sgusciate pugliesi e renderle croccanti. Una volta tostate, utilizza un coltellino per separare le due parti di cui è costituito ogni pezzetto di mandorla.
Caramellare lo Zucchero
Il secondo passo consiste nel caramellare lo zucchero. Metti in una casseruola antiaderente 350 grammi di zucchero, le mandorle e un cucchiaino di polvere di cannella. Fai caramellare a fuoco moderato, aggiungendo eventualmente qualche goccia di succo di limone. Mescola in continuazione con un cucchiaio di legno fino ad amalgamare perfettamente le mandorle con il caramello. Questo processo richiede attenzione e pazienza, poiché lo zucchero deve sciogliersi completamente e dorarsi senza bruciarsi.
Formare il Croccante
Una volta ottenuto il caramello, rovescia il tutto su una teglia antiaderente o su una superficie di marmo. Utilizza la lama bagnata di un grosso coltello da cucina per spianare il composto. Questo passaggio deve essere fatto rapidamente, prima che il caramello si raffreddi e indurisca. Quando il croccante si sarà un po’ raffreddato, strofina sopra un limone intero per dare un po’ di aroma. Infine, taglia il croccante in pezzi quando è ancora caldo. Conserva il croccante in un posto molto fresco, poiché lo zucchero caramellato tende a sciogliersi con il caldo.
Conservazione e Servizio del Croccante di Mandorle
Il croccante di mandorle è un dolce che si conserva a lungo se tenuto in un luogo fresco e asciutto. Può essere servito in molteplici occasioni: come fine pasto, durante le feste natalizie o semplicemente come sfizioso snack. La copeta pugliese è un’alternativa altrettanto deliziosa, caratterizzata da una texture più morbida e un gusto altrettanto irresistibile. Questo dolce rappresenta un pezzo di cultura pugliese che viene tramandato di generazione in generazione, portando con sé il sapore autentico della Puglia.
La cupeta leccese
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La cupeta leccese è un dolce tradizionale del Salento, particolarmente popolare durante le feste e le fiere. Le sue origini risalgono all’antichità, probabilmente all’influenza araba nella regione, che ha introdotto l’uso dello zucchero e delle mandorle, gli ingredienti principali della cupeta. Questo croccante si prepara con mandorle tostate, zucchero caramellato e un pizzico di limone, che aggiunge una nota fresca. La preparazione è semplice ma richiede attenzione: lo zucchero viene sciolto fino a diventare caramello, poi si aggiungono le mandorle tostate e si stende il composto su un piano di marmo, dove viene tagliato in pezzi. La cupeta è molto apprezzata per la sua dolcezza e la consistenza croccante, rappresentando un vero simbolo della cultura gastronomica leccese e salentina. Oggi, continua a essere protagonista nelle sagre locali e nei mercatini, dove viene preparata artigianalmente davanti agli occhi curiosi dei visitatori, mantenendo viva una tradizione secolare.
Il nome cupeta deriva probabilmente dall’arabo “qubbayt,” che si riferisce a un dolce a base di miele e frutta secca, simile al torrone. L’influenza araba nella cucina mediterranea, e in particolare nel Sud Italia, ha lasciato tracce evidenti non solo negli ingredienti ma anche nei nomi di molti piatti tradizionali. La parola si è poi adattata nei vari dialetti locali, diventando cupeta nel Salento. Questo termine riflette la lunga storia di scambi culturali e gastronomici tra il mondo arabo e le terre del Mediterraneo, che ha dato vita a specialità come questa, ancora oggi molto apprezzata.