Una gustosa ricetta: la pizza di cipolle
Ecco a voi una ricetta gustosa per tutti coloro i quali amano le cipolle: si tratta dell’omonima pizza di cipolle, una specialità pugliese – e in maniera particolare molto apprezzata nell’area barese, di cui è originaria – contraddistinta da un sapore molto deciso, capace di regalare un connubio perfetto tra ingredienti semplici e poveri, che ancora una volta, rimandano alle origini contadine della maggior parte delle specialità preparate in Puglia.
Potrebbe ricordare anche una torta rustica che, a seconda delle aree in cui ci si trova, viene reinterpretata anche in maniera differente, come per esempio in provincia di Taranto, dove la stessa viene spesso preparata ricorrendo alle cipolle rosse di Tropea, unite poi al tonno, alle olive, ai capperi e, infine, anche alle acciughe. Siete pronti a lasciarvi guidare in cucina per preparare qualche cosa di veramente insolito e goloso?
Gli ingredienti per preparare la pizza
Diamo ora uno sguardo a quelli che sono gli ingredienti necessari per preparare la pizza di cipolle:
Per l’imbottitura:
- 1 kg e 500 grammi circa di cipolle rosse di Tropea
- 1 litro di vino bianco
- 100 grammi di olive nere
- una scatoletta di capperi
- 4 acciughe salate
- 8 scatolette di tonno da 125 g (o comunque più grandi, con quantità equivalente)
Per la pasta:
- 500 grammi di farina
- 1 cubetto di lievito di birra
- sale q.b.
- 1 bicchiere di olio d’oliva
- 1 bicchiere d’acqua dove stemperare il lievito
- in alternativa, per velocizzare il tutto, 1 kg di pasta lievitata da forno.
La preparazione della pizza di cipolle
I miei preparativi incominciano un giorno prima pelando le cipolle e mettendole a macerare nel vino. Il giorno successivo le metto in una pentola, ancora grondanti di vino, a cuocere. Io utilizzo quelle in cui si può cuocere senza grassi, e le lascio a stufare a fuoco lento. Ho provato anche la cottura nella pentola di coccio, e devo dire che il sapore è notevole, migliore a mio parere. Però la pentola di coccio ha una sua particolarità: si impregna del sapore della pietanza che mettete a cucinare. Difatti io ne ho una che utilizzo prettamente per la pasta e fagioli, quindi per la cottura occorrerebbe un coccio che viene utilizzato per preparazioni a base di cipolla.
A metà cottura, quando le cipolle saranno diminuite di volume e saranno quasi disfatte, aggiungo il tonno, con l’olio, eliminandolo solo da 2 scatolette. Poi, a seconda del vostro gusto, decidete quanto olio utilizzare. Aggiungo i capperi, le olive, e le acciughe, e faccio “tirare” il tutto fin quando non si rassoda, assumendo un colorito violaceo e il vino sia evaporato del tutto. Metto a raffreddare.
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Nel frattempo mi preparo la pasta, con la farina, l’olio, il sale ed il cubetto di lievito. Lascio riposare nel forno spento, e copro la pasta con un panno di lana per una mezzoretta circa. In estate, col caldo, basta anche un quarto d’ora, e non c’è bisogno di un luogo riparato per la lievitazione. Quando questa sarà raddoppiata del proprio volume, ne stendo una prima parte con il matterello e ne ricopro una teglia previamente unta d’olio e spolverizzata con della farina. Riempio con l’imbottitura richiudendo con un secondo strato di pasta, chiudo bene i bordi facendo combaciare gli orli tra di loro e premendo con le punte di una forchetta. Metto al forno, accendendo prima solo sotto, a 150 gradi, e poi una volta che la pizza inizia a gonfiarsi accendo anche sopra aumentando il calore, un po’ alla volta per circa 1 ora.