Con un territorio litoraneo lungo poco meno di 8 km, il comune di Bisceglie si colloca nella parte più meridionale della cosiddetta “Puglia imperiale”, tra i comuni di Trani, a nord, e di Molfetta, a sud, (quest’ultimo già afferente alla zona del nord barese). Per quanto riguarda l’entroterra, il territorio del comune di Bisceglie si spinge sino alle pendici della murgia, a ridosso dei comuni di Terlizzi, Corato e Ruvo di Puglia.

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Un territorio votato alla pesca, ed un museo ad esso dedicato

Il territorio del comune di Bisceglie porta le tracce della presenza umana sin dal Paleolitico, e successivamente anche in periodo romano. Tuttavia, è nel Medioevo che la città cominciò ad espandersi e a sviluppare una vera e propria economia, per lo più incentrata sulla pesca. Merluzzi, alici, sgombri e sarde abbondavano nel mare antistante la città e consentirono a Bisceglie di divenire una città dinamica e florida. Esiste, a questo proposito, il Museo Civico del Mare, situato nel Convento di Santa Croce. Si tratta di un museo che farà la gioia non solo dei grandi ma anche dei più piccoli, per via della presenza della riproduzione dell’Amerigo Vespucci, tra le altre imbarcazioni ivi ricorstruite.

Una piccola curiosità: l’etimologia del nome Bisceglie

Vi sarete spesso chiesti, nel visitare questa o quella città, da dove provenga il suo nome. Per quanto riguarda l’etimologia del nome Bisceglie, vi sono due ipotesi interessanti: la prima suggerisce che il nome Bisceglie derivi da Visciju, un tipo di querciola (quercia) esistente solamente in Puglia, Sicilia e Basilicata, che cresceva molto abbondante in territorio biscegliese, da cui poi l’evoluzione successiva in Vischile e Vescegghie, che avrebbero poi condotto al toponimo attuale. L’altra ipotesi invece sembra ricondurre il nome Bisceglie al latino Vigiliae, sentinella, ed alle sue forme Vigilas, Vigila, Biscilia, da cui poi Bisceglie. Questa seconda etimologia troverebbe spiegazione nella presenza di diversi punti di vedetta sul territorio ed in particolare sulla costa, allo scopo di difendere la città dalle incursioni dei pirati.

Lucrezia Borgia duchessa di Bisceglie (per poco)

Figlia illegittima di Papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia), Lucrezia Borgia ebbe, come sappiamo, una vita matrimoniale per così dire lunga ed articolata. Il suo primo matrimonio si celebrò quando ella aveva solamente 11 anni, e nel corso della sua vita se ne celebrarono 3, tutti dettati da esigenze di nepotismo dapprima dell’influente padre, e poi del fratello, Cesare Borgia. I suoi tre mariti furono, nell’ordine: Ludovico il Moro (matrimonio che venne sciolto per volere del Papa, intento più ad assecondare le sue mire politiche che non la felicità della figlia), Alfonso d’Aragona duca di Bisceglie, figlio anch’esso illegittimo di Alfonso II di Napoli (fatto poi assassinare da Cesare Borgia), e infine Alfonso D’Este, che fece di lei la Signora di Ferrara.

Dal duca di Bisceglie, Lucrezia ebbe un figlio, chiamato anch’esso Rodrigo come il nonno, che, dopo la morte del padre per mano degli stessi Borgia, verrà messo a reggenza del ducato (con l’affiancamento di un tutore).

Bisceglie oggi: la Cattedrale e il Castello federiciano

Bisceglie si presenta oggi agli occhi del visitatore come una cittadina vivace e colorata, che si è sviluppata ed ancora oggi pullula attorno al suo porto, sempre attivo ed in movimento. Strade e stradine strette costeggiate da alti edifici si aggrovigliano in un suggestivo dedalo che conduce il visitatore sin nel suo punto più alto,  la cattedrale. Anche qui, come a Trani, sorge un castello federiciano (non a caso anche Bisceglie appartiene all’area della Puglia imperiale), con scopo difensivo. Spicca infatti, dall’alto dei suoi 27 metri, la torre, dalla quale si poteva controllare l’arrivo di eventuali nemici in lontananza. L’accesso al castello avveniva tramite un ponte levatoio, mentre dal castello si snodavano (e si snodano tutt’ora) le mura, che cingevano e difendevano la città. Le prime mura della città furono edificate in epoca normanna, ma anche qui come a Trani, con l’avvento degli Aragonesi, nel ‘500, si decise di irrobustirne la struttura e renderla più idonea all’uso delle armi da fuoco di recentissima invenzione.

Nota curiosa: la torre del castello

Come già detto, la torre del castello di Bisceglie domina e controlla la città dall’alto dei suoi 27 metri. Durante la Seconda Guerra Mondiale, venne montata sulla torre una sirena, che serviva come allarme nel caso di un imminente attacco aereo. Ancora oggi, ogni giorno alle 8 del mattino e alle 12, questa sirena suona, a ricordare i giorni del conflitto agli abitanti della città.

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Don Pancrazio Cucuzziello

Già nel corso della prima metà dell’Ottocento spopolava nei teatri di Napoli una maschera, Don Pancrazio Cucuzziello, chiamato anche Il Biscegliese. Si trattava del personaggio del pugliese medio che, per ragioni di lavoro e sopravvivenza, si trovava ad essere trapiantato nella capitale del Regno. La maschera riscosse moltissimo successo, tanto da essere in piena concorrenza con l’oggi più noto Pulcinella. Don Pancrazio rimane ad ogni modo un indimenticato protagonista di tanti carnevali biscegliesi.

Da gustare a Bisceglie

Se vi trovate in vacanza a Bisceglie, non potete non gustare un bel piatto di strascinati, (una pasta a base di acqua e farina simile alle orecchiette, ma leggermente più grande), magari conditi con un buon sugo a base di pesce.

Tra i dolci, da segnalare i sospiri, dei delicati dolcetti ricoperti di una glassa rosa ed aventi la forma di un seno di donna. Il nome sembra derivare da una leggenda. Pare che in occasione del matrimonio di Lucrezia Borgia, le Clarisse avessero preparato questi dolcetti. Nell’attesa che la sposa si presentasse al matrimonio, e poichè essa tardava notevolmente, tra un sospiro e l’altro i dolcetti vennero tutti divorati.

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