La prima popolazione della Puglia
Come potrete ben immaginare, la Puglia essendo una terra costeggiata da due lati dal mare, è stata sempre terra di approdo per diverse popolazioni e genti di passaggio, che sopraggiungevano dal l’Oriente navigando attraverso il Mediterraneo.
Il più importante insediamento, però, si è avuta durante l’età del Bronzo, nel Salento.
I Messapi furono una delle prime popolazioni ad abitare il Salento, prima ancora di Greci e Romani, e precisamente la zona di Cavallino – Oria. Non ne conosciamo con certezza la provenienza, ma grazie alla ricerca ed ai ritrovamenti archeologici si è potuto documentare di che tipo di popolo si parla, come viveva questa popolazione in quest’area della Puglia e di cosa si nutriva.
Le origini della popolazione dei Messapi
Il nome “Messapi”, affidato per l’appunto a questo popolo, deriva dalla parola “Messapia”, che vuol indicare “Terra tra i due mari”; si tratta di un popolo più volte citato e nominato in molteplici fonti sia greche che latine, poiché si pensa per l’appunto che i rapporti tra questi, i Greci ed i popoli della sponda orientale dell’Adriatico fossero forti, almeno per quanto riguarda la parte finale dell’età del Bronzo.
Tra gli autori più celebri che hanno trattato nelle loro opere di questa popolazione salentina antica rammentiamo Servio Tullio, Erodono e Stradone. Questi parlano, infatti, di questo popolo che si stabilì nell’attuale Salento nell’VIII secolo a.C. Ancora oggi molte cittadine del Salento mostrano evidenti tracce della permanenza della popolazione messapica.
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Se siete di passaggio nella nostra staordinaria Puglia, vi suggeriamo di fare un salto nei centri di Alezio, Ugento, Mesagne Soleto, Nardò, Cavallino, Oria ed Otranto, dove per l’appunto potrete ammirare che cosa hanno fatto nel passato i Messapi.
La cultura dei Messapi in Puglia
Scavando più a fondo, possiamo evidenziare che i Messapi si esprimevano tramite un alfabeto di derivazione greca, attualmente di difficile comprensione. Presso Roca Vecchia è possibile visitare la “Grotta della Poesia“, dove al suo interno vi sono molte iscrizioni messapiche, grazie alle quali vi renderete conto di quanto il Salento sia una terra antica e di come questa lingua sia difficile da capire.
É inoltre possibile visitare pure un santuario messapico, sia presso Leuca che Oria, per immaginare quale tipo di culto praticassero i Messapi. Attualmente non ci è del tutto chiaro nemmeno quale fosse la loro religione, tuttavia un indizio ci è fornito da un autore greco, riferisce che i Messapi nel mese di ottobre usavano bruciare un cavallo vivo, forse per una qualche forma sacrificale ancora a noi ignota.
La popolazione messapica era solita realizzare dei centri abitativi centrali intorno ai quali vi si sviluppavano insediamenti di minore grandezza ed importanza, generalmente posti vicino a degli approdi naturali. Dalle capanne dell’Età del Ferro si passò a degli edifici complessi, costituiti solitamente da diverse stanze di forma quadrata.
All’interno della società sembra che esistesse una vera e propria stratificazione sociale e ciò era ben evidente nel contesto funerario. All’interno delle sepolture degli aristocratici vi erano oggetti preziosi, mentre che le persone appartenenti ad un livello inferiore di scala sociale portavano con se solo oggetti di uso comune.
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