L’uomo di Altamura rappresenta una scoperta dalla portata straordinaria sotto il profilo archeologico e antropologico. E’ stato scoperto nel 1993 nella grotta di Lamalunga, a due passi dalla cittadina di Altamura in provincia di Bari. Conosciamo più da vicino questo nostro antenato e cerchiamo di capire perché è così speciale.
Perchè l’uomo di Altamura è così speciale
I resti dell’uomo di Altamura hanno una straordinaria rilevanza sotto il profilo storico, archeologico ed antropologico in quanto si tratta dell’unico essere umano rinvenuto nella sua pressoché totale interezza e molto ben conservato, appartenente alla specie dell’uomo di Neanderthal. Storicamente e cronologicamente parlando, ci collochiamo nel Paleolitico, tra i 180.000 ed i 130.000 anni fa. Un’età relativamente recente, se si considera che la storia dell’uomo sulla terra, stando ai reperti rinvenuti dagli archeologi, risale ad almeno 2,5 milioni di anni fa. Oltre a questo primato, l’uomo di Altamura detiene anche un altro primato: ovvero, si tratta l’unico esemplare di ominide di Neanderthal sul quale gli scienziati hanno potuto eseguire una serie di analisi molto accurate sul DNA. Insomma, hanno potuto conoscere molte più cose su di lui di quanto già fatto con altri resti o frammenti già rinvenuti altrove. Tra queste informazioni, anche la diffusione dell’uomo di Neanderthal in zona, gli eventuali rapporti con altre popolazioni, ma anche il suo aspetto morfologico, le proporzioni del suo corpo e via dicendo.
Che “faccia” aveva l’uomo di Altamura
Grazie agli studi sopra descritti, è stato possibile, nel 2017, dar vita ad un’accurata ricostruzione del corpo e del viso dell’uomo di Altamura. Grazie alle analisi del DNA, di esami come la fotogrammetria e di strumenti come lo scanner laser, è stato possibile riprodurre le sembianze dell’uomo con una certa precisione in scala naturale. Il lavoro è stato eseguito da un team di studiosi che già avevano fatto una cosa molto simile con l’uomo del Similaun, la cui riproduzione è custodita presso il museo di Bolzano. La riproduzione dell’uomo di Altamura è invece custodita nel Museo Nazionale di Altamura.
Caratteristiche dei resti
L’uomo di Altamura era alto probabilmente 1,60 – 1.65 cm. Gli studiosi ritengono che sia accidentalmente caduto in un pozzo carsico naturale come tanti ve ne sono in zona. Non dimentichiamo infatti che tutto il barese è terra di lame e gravine naturali originatesi in virtù della natura calcarea del terreno e del fatto che vi fossero abbondanti fiumi sotterranei. Non a caso la Grotta di Lamalunga, a soli 3 km di distanza da Altamura, è una cavità dove confluiscono una serie di stretti cunicoli calcarei sotterranei, che collegano tra di loro altre grotte. Detto questo, e tornando al nostro uomo di Altamura, sembra insomma che sia caduto accidentalmente in un pozzo naturale, sembra durante una battuta di caccia. Cadde per 8 metri circa in una cavità dalla quale non riuscì più ad uscire, anche a causa delle fratture e delle ferite riportate nell’incidente. Di fatto, dunque, quella cavità naturale del terreno divenne inesorabilmente la sua tomba.
Come si presenta oggi l’uomo di Altamura
Mano a mano che il tempo passava, le concrezioni calcaree presenti nella grotta cominciarono ad assimilare e ricoprire anche il corpo dell’uomo, che divenne di fatto un tutt’uno con la roccia circostante. Di qui l’aspetto davvero particolare ed unico nel suo genere dell’uomo di Altamura come si presenta oggi ai nostri occhi.
Rete Museale Uomo Altamura
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In località Altamura è presente una rete museale che accompagna il visitatore alla scoperta del territorio e della sua storia. La rete include Palazzo Baldassarre, il Centro visite Lamalunga e il Museo Archeologico Nazionale di Altamura.