il pulo di Altamura - Laterradipuglia.it

Come già detto più volte, tutta l’area attorno ad Altamura è di tipo carsico con terreno roccioso di tipo calcareo ed innumerevoli doline, gravine e lame alternate a rilievi di modesta entità (le Murge). Questo tipo di paesaggio segna e testimonia il passaggio dell’acqua tanto dolce (prevalentemente a livello sotterraneo) quanto salata (marina, superficiale) nella zona. Una presenza, quella dell’acqua, che ha esercitato una notevole azione erosiva mano a mano che il tempo ed i millenni passavano, rendendo la terra sottostante particolarmente friabile. Vicino ad Altamura si trova il famoso Pulo di Altamura, generato da madre natura proprio grazie all’azione erosiva dell’acqua su un terreno di tipo carsico. Conosciamola più da vicino. 

Che cos’è il pulo di Altamura

Come detto, il pulo di Altamura è una dolina, di fatto la più grande della zona. La parola dolina è slava e significa valle. La dolina è una valle di origine carsica, scavata dall’acqua, che tuttavia non è presente o visibile, in quanto è scesa in profondità attraverso inghiottitoi oppure è stata filtrata dal terreno carsico. Il Pulo di Altamura si trova vicino alla Grotta di Lamalunga, che tutti conosciamo per la presenza dell’uomo di Altamura. Ha una larghezza di 550 metri ed una profondità di 95 metri. Le pendici sono tutte ricoperte di vegetazione mentre la base centrale è coltivata.

La dolina più grande della zona: è il pulo di Altamura

Come detto, questa dolina presenta un inghiottitoio, che ha raccolto tutte le acque che ne hanno favorito la formazione. E’ un luogo davvero unico nel suo genere con un microclima tutto suo, che ha favorito anche l’insediamento di specie faunistiche uniche nel loro genere (come per esempio il corvo reale) o comunque inusuali per la zona. Ancora, sulle sue pendici si affacciano delle grotte che ci danno testimonianza della presenza umana in zona sin da epoche antichissime. Vi sono stati infatti ritrovati dei piccoli manufatti litici (di selce, per esempio), che ci confermano che le grotte in questione erano abitate sin dal Paleolitico.