Il Capocollo di Martina Franca: Un Gioiello Culinario
Il Capocollo di Martina Franca è un gioiello culinario che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni gastronomiche della Puglia. Questo prelibato salume, ottenuto dalla parte alta del collo del maiale, si distingue per il suo sapore ricco e la sua consistenza morbida. Grazie alla moderna tecnologia e alla crescente presenza online dei produttori, oggi è possibile acquistare il Capocollo di Martina Franca direttamente dal comfort di casa propria attraverso la vendita online.
Prezzo del Capocollo di Martina Franca
Il Capocollo di Martina Franca è un salume pregiato con un prezzo che varia a seconda del formato e del rivenditore. In media, un capocollo intero ha un prezzo compreso tra 25€ e 35€ al chilo. I tranci di capocollo si aggirano intorno ai 38€ al chilo, mentre il capocollo affettato può costare dai 10€ ai 15€ al chilo. Il capocollo di Martina Franca sottovuoto ha un prezzo più alto, circa 18-20€ al chilo.
Vantaggi dell’Acquisto Online
L’acquisto online del Capocollo di Martina Franca offre diversi vantaggi. In primo luogo, permette di accedere a una selezione più ampia di produttori e di scegliere tra diverse qualità di Capocollo, garantendo una maggiore varietà di sapori e aromi. Inoltre, il processo di acquisto online del capocollo di Martina Franca è conveniente e veloce, consentendo agli acquirenti di ricevere questo tesoro gastronomico direttamente a casa propria, senza dover affrontare lunghe distanze per procurarselo.
Il Miglior Capocollo di Martina Franca
I produttori che offrono il Capocollo di Martina Franca online spesso si distinguono per la cura nei dettagli e la dedizione alla tradizione. Molti di loro seguono ancora oggi metodi di produzione artigianali tramandati di generazione in generazione, garantendo un prodotto finale che rispecchia l’autenticità e l’eccellenza della cucina pugliese. LaTerradiPuglia collabora esclusivamente con produttori che utilizzano tecniche tradizionali e che allevano suini locali allo stato brado, rispettando la tradizione e garantendo un processo cruelty-free per i suini.
Origini del Capocollo di Martina Franca
Il Capocollo di Martina Franca ha origini antiche. I suini allevati in Salento, nella zona di Taranto e in Puglia, venivano portati a Martina Franca per essere macellati e lavorati. La manodopera martinese, insieme al clima fresco, ventilato e secco, creava le condizioni ideali per la lavorazione degli insaccati. Durante il Regno di Napoli e fino ad oggi, le carni e gli insaccati di Martina Franca sono stati apprezzati e ricercati in tutto il mondo. Il Capocollo di Martina Franca racchiude in sé tutto l’aroma inconfondibile dei boschi di quercia e dell’aria frizzantina della Valle d’Itria.
Dove Comprare il Capocollo di Martina Franca
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Unicità del Capocollo di Martina Franca
Per il suo clima, la sua umidità e le sue temperature medie, la Puglia non è una regione idonea per la produzione di insaccati e per la stagionatura dei salumi. Solo nella zona di Martina Franca l’uomo è stato capace di approfittare delle condizioni microclimatiche e biologiche uniche in tutta la regione per dar vita ad un prodotto di livello così alto.
Gli “ingredienti”
Gli ingredienti che rendono questo prodotto così prezioso e prelibato sono, oltre ai già citati suino e “aria frizzante della Val d’Itria:
- sale grosso
- pepe
- erbe e spezie locali (Martina Franca)
- vin cotto
Capocollo di Martina Franca ricetta
Capocollo di Martina Franca ricetta. Vediamo subito di entrare nel merito. Il capocollo – che al nord Italia è noto con il nome di “coppa” (famosa è, ad esempio, la Coppa di Parma), mentre al centro Italia viene chiamato “lonza”, si ottiene in varie fasi di lavoro.
- Il pezzo di suino viene opportunamente sagomato (forma cilindrica), aromatizzato con spezie (a secco) e salato
- Il pezzo viene fatto marinare nel vincotto + erbe della Murgia (la concia)
- Il pezzo viene poi insaccato nel budello (naturale)
- Il pezzo viene fatto asciugare lentamente in locali di pietra ben ventilati: questa fase dura 2 settimane
- Il pezzo viene affumicato facendo bruciare corteccia di quercia ed altre piante aromatiche mediterranee
- Il pezzo viene infine fatto stagionare per 3-4 mesi minimo in locali ben ventilati dove la temperatura si mantenga tra i 13 e i 15 gradi centigradi
L’area di produzione del Capocollo di Martina Franca
Oltre a Martina Franca, il Capocollo viene prodotto anche nei paesi limitrofi, quali Locorotondo e Cisternino. Luoghi incantevoli che vale la pena di visitare, non solo per degustare le specialità gastronomiche ma anche per ammirare il paesaggio verde costellato di trulli e di querce.
Il ruolo centrale delle querce
Dovete sapere che le querce ivi presenti sono un residuo dell’ultima glaciazione. E’ proprio la corteccia di queste querce, assieme ad altre piante facenti parte della macchia mediterranea, ad essere usata per il processo di affumicatura del Capocollo. E non solo: i maiali che venivano allevati in zona, venivano nutriti con le ghiande di questi eccezionali alberi.
Il Presidio Slow Food e il Consorzio
Attualmente il Capocollo di Martina Franca è Presidio Slow Food, con l’obiettivo di regolamentare un rigido disciplinare relativo alla sua produzione. I produttori sono riuniti in un Consorzio che ne tutela l’unicità, mantiene viva l’antica tradizione norcina della zona, tutela il consumatore e promuove iniziative relative alla conoscenza del prodotto non solo in Italia ma anche all’estero.
Tradizioni e Apprezzamento del Capocollo di Martina Franca
Il Capocollo di Martina Franca, conosciuto anche come capocollo martinese, è un salume stagionato ottenuto dalla lavorazione della parte superiore del collo del maiale. Grazie alla passione di alcune tra le più note ed antiche famiglie locali, oggi il Capocollo di Martina Franca è amato ed apprezzato non solo in Puglia ma anche ben oltre i confini regionali. L’azienda partecipa ogni anno a fiere di settore, eventi e manifestazioni agroalimentari. La Fondazione Slow Food ha incluso il Capocollo di Martina Franca tra i 100 prodotti di qualità da tutelare e valorizzare.