La Bella di Cerignola: Un’Oliva Straordinaria

La Bella di Cerignola è davvero bella, di nome e di fatto. È ovale, abbastanza grande, di un bel verde intenso e lucida. Al palato è sapida al punto giusto, carnosa e succosa. La Bella di Cerignola è una cultivar tipica della zona omonima; le olive che produce non vengono usate per l’olio, ma sono olive da tavola.

Una Cultivar dalle Origini Incerte ma dalla Resa Eccellente

La Bella di Cerignola sembra sia stata introdotta in zona dai Romani, anche se alcuni studiosi ritengono che essa provenga dalla Spagna, per mano degli Aragonesi. Tuttavia, qui più che altrove, la Bella di Cerignola sembra aver trovato un habitat ideale, capace di dar vita ad un prodotto finale a dir poco eccellente. Tant’è che, ad oggi, l’oliva Bella di Cerignola si fregia del marchio DOP e del relativo disciplinare.

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Bella di Cerignola in Salamoia: Che Bontà

Come già detto, la Bella di Cerignola non è un’oliva usata per la produzione di olio di oliva, ma viene commercializzata per un uso da mensa. Le olive vengono raccolte a fine ottobre e invasate tradizionalmente in salamoia, per essere poi consumate da sole, nell’ambito di aperitivi, e raramente usate in cucina.

Caratteristiche Organolettiche

La Bella di Cerignola si distingue per le sue caratteristiche organolettiche uniche. La sua polpa è compatta e si stacca facilmente dal nocciolo, rendendola perfetta per il consumo diretto. Il suo gusto è un perfetto equilibrio tra dolce e salato, con un retrogusto leggermente amara che ne esalta il sapore.

Produzione e Raccolta

La produzione della Bella di Cerignola segue un processo tradizionale che ne garantisce la qualità e la freschezza. La raccolta avviene a mano, selezionando solo le olive migliori. Successivamente, le olive vengono lavate e preparate per la conservazione in salamoia, un metodo che mantiene inalterate le loro proprietà.

Versatilità in Cucina

Anche se non è comunemente usata in cucina, la Bella di Cerignola può aggiungere un tocco di eleganza e sapore a diversi piatti. È ideale per insalate, antipasti e può essere abbinata a formaggi e salumi. La sua presenza nei piatti gourmet è sempre più apprezzata dai chef di tutto il mondo.

Si chiama Bella di Cerignola ed è davvero bella, di nome e di fatto. E’ ovale, abbastanza grande, di un bel verde intenso e lucida. Al palato è sapida al punto giusto, carnosa e succosa. La Bella di Cerignola è una cultivar tipica della zona omonima; le olive che produce non vengono usate per l’olio, ma sono olive da tavola.

Una cultivar dalle origini incerte ma dalla resa eccellente

La Bella di Cerignola sembra sia stata introdotta in zona dai Romani, anche se alcuni studiosi ritengono che essa provenga dalla Spagna, per mano degli Aragonesi. Tuttavia, qui più che altrove, la Bella di Cerignola sembra aver trovato un habitat ideale, capace di dar vita ad un prodotto finale a dir poco eccellente. Tant’è che, ad oggi, l’oliva Bella di Cerignola si fregia del marchio DOP e del relativo disciplinare.

Bella di Cerignola in salamoia, che bontà

Come già detto, la Bella di Cerignola non è un’oliva usata per la produzione di olio di oliva, ma viene commercializzata per un uso da mensa. Le olive vengono raccolte a fine ottobre e invasate tradizionalmente in salamoia, per essere poi consumate da sole, nell’ambito di aperitivi, e raramente usate in cucina.