Le aree pianeggianti della regione Puglia sono 3: il Tavoliere delle Puglie, una porzione di territorio di costa in Terra di Bari, e la pianura Salentina.
Il Tavoliere delle Puglie è la seconda pianura italiana per estensione dopo la Pianura Padana. Copre un’area di circa tremila km quadrati. E’ oramai assodato che si tratta di una pianura di sollevamento, il che significa che anticamente il Tavoliere era un fondale marino. Non a caso, i reperti geologici presenti nei suoi terreni ci danno ampia testimonianza di questa origine.
In più, nel corso dei secoli (e come è accaduto per la formazione della Pianura Padana), il Tavoliere deve parte della sua origine anche alla caduta di depositi alluvionali dai vicini Appennini. Nel territorio del Tavoliere scorrono due fiumi, l’Ofanto e il Carapelle, il cui flusso d’acqua a volte è abbondante, altre è molto scarso. Pertanto la pianura talvolta è arida, altre volte paludosa.
Non a caso, i pastori che vi pascolavano (e in parte ancora oggi vi pascolano) il bestiame e le greggi, praticavano la transumanza, spostandosi in determinati periodi dell’anno verso zone meno aride. Oggi il Tavoliere ospita anche diverse tipologie di coltivazioni, come il pomodoro, la barbabietola, il grano, ma in maggior quantità l’olivo e la vite.
La porzione pianeggiante a ridosso della costa in Terra di Bari include al suo interno la foce del fiume Ofanto. Nella sua parte più occidentale, nell’entroterra, giunge sino alle Murge.
La pianura Salentina è nota anche con il nome di Tavoliere del Salento o Piana Messapica. Il suo territorio è un grande bassopiano che si estende dalla bassa provincia di Brindisi (delle Murge verso sud, dunque) fino alla linea che idealmente congiunge Gallipoli ad Otranto.
E’ una terra priva di corsi d’acqua e punteggiata invece da inghiottitoi naturali, dove defluiscono le acque piovane dando vita a veri e propri fiumi sotterranei. Il suo terreno è carsico, mentre in superficie si possono osservare ampie porzioni di terra rossa ed arida.