Il Ponte Girevole è uno dei fulcri della città di Taranto. Si tratta di un simbolo della città, a due passi dal castello aragonese. Collega la città vecchia (il Borgo Antico) a quella nuova (il Borgo Nuovo). Fu edificato nel 1887 e poi rimodernato verso il finire degli anni Cinquanta del Novecento. In quell’occasione, il movimento delle parti mobili del ponte fu cambiato da idraulico ad elettrico. Il ponte è lungo 90 metri e largo 9 ed è intitolato a San Francesco di Paola, protettore delle genti di mare.
Ammodernamento e caratteristiche del ponte girevole di Taranto
Le occasioni nelle quali il ponte viene aperto per favorire il passaggio delle navi sono momento di grande spettacolo e vi accorrono sempre diversi spettatori. Il ponte fu inaugurato il 22 maggio del 1887 e collega, come potete ben capire le due sponde di un canale del tutto navigabile, lungo 400 metri e largo in tutto 73 metri, collegando di fatto il Mar Grande e il Mar Piccolo. A progettarlo fu un ingegnere, Giuseppe Messina, che mise a punto per l’occasione delle turbine idrauliche, che erano alimentate da un serbatoio collocato in prossimità del Castello Aragonese. Come detto fu rimodernato sul finire degli anni Cinquanta, nel 1957-1958 e convertito ad elettrico, anche se i principi ingegneristici messi a punto da Messina non furono del tutto abbandonati. La nuova inaugurazione avvenne il 10 marzo 1958 alla presenza del presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi.