Come già accennato nella pagina che tratta della storia di Barletta, la città è indicata sulla Tavola Peutingeriana con Bardulos, che più tardi divenne Barduli. Sembra che questo toponimo derivi dal nome di una popolazione che approdò dal mare sulle coste dell’odierna Barletta nel IV secolo a.C circa: i Bardei. Durante il periodo medioevale la città fu poi chiamata Baruli o Barulum, stando ad alcuni documenti dell’epoca. La città è anche citata nel Decamerone di Boccaccio, con il nome di Bàrolo, anche se di lì a poco, già alla fine del Quattrocento, il nome sarebbe diventato quello odierno che tutti conosciamo oggi.
Stemma di Barletta
Quanto allo stemma di Barletta, questo rappresenta uno stendardo. E’ bianco, con una corona di quercia e una corona di alloro, e quattro burelle – ovvero righe orizzontali – di colore rosso. Secondo la leggenda le righe sarebbero i segni lasciati dalle dita sporche di sangue del signore di Bardulos, dopo aver combattuto, nel 1093, per difendere la città da un assedio saraceno. Due curiosità: la città di Dubrownik, che si trova al di là dell’Adriatico di fronte a Barletta, è quasi identico. E molto simile è anche quello di Ravello, i cui nobili ebbero una certa influenza nelle Puglie.