Estate 2018 rovente in Puglia: Ilva, braccianti, tap e meteo pazzo
Durante questa estate 2018 la Puglia è protagonista involontaria di molte tematiche bollenti: diamo un’occhiata da più vicino a tutto quello che sta accadendo.
Durante questa estate 2018 la Puglia è protagonista involontaria di molte tematiche bollenti: diamo un’occhiata da più vicino a tutto quello che sta accadendo.
L’eterno dilemma e problema annoso che riguarda la città di Taranto, vale a dire la tutela ambientale e quella del lavoro all’Ilva, conosce nuove interessanti sviluppi: tra nuove indagini, decreti e lavori in corso, come si concluderà questa vicenda?
La questione dell’Ilva di Taranto sta conoscendo nuovi interessanti sviluppi: il quartiere più toccato dall’inquinamento, Tamburi, sarà sottoposto a cinque mesi di interventi che mireranno a migliorare la qualità di vita.
Nell’eterno dilemma tra ambiente e lavoro, la questione dell’Ilva continua a tener banco: secondo gli ultimi aggiornamenti, sarebbero più di 4400 gli esuberi all’interno del grande polo industriale.
La vicenda dell’Ilva di Taranto è una dimostrazione della gravità delle emergenze ambientali ed economiche nel nostro paese: ora, il governo Renzi punta a nazionalizzare la struttura per salvare ambiente e lavoro.
Il Salento è da sempre considerato un luogo perfetto per il relax e per il benessere: in realtà, nel corso degli ultimi venti anni, i morti a causa di tumori dovuti all’inquinamento ambientale sono sempre più numerosi.
Sono giorni di tensione a Taranto per quanto riguarda la vicenda dell’Ilva e il suo futuro: per il Riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, ha preso parte anche l’Arpa di Puglia, esponendo dodici punti nel suo parere.
Gli operai dell’Ilva continuano la loro protesta contro le misure giudiziarie e i sigilli imposti dal GIP: dopo aver proclamato lo sciopero ed aver bloccato le statali, sono in previsione ulteriori blocchi stradali quale protesta contro il rischio di perdere il lavoro.
Secondo le ultime indiscrezioni, per l’Ilva è pronto a scattare il sequestro senza fermo immediato di alcuni impianti: a testimonianza della situazione delicata, ieri, 5.000 operai hanno manifestato bloccando le statali per Bari e per Reggio Calabria.
il sequesteo dell’Ilva forse è imminente, tutto è in mano al giudice delle indagini preliminari Todisco. A Taranto la tensione è alle stelle e gli operai si stanno mobilitando, si rischiano scontri con le forze dell’ordine.
Si addensano nubi sempre più plumbee attorno al futuro dell’Ilva di Taranto: dopo il deposito della sentenza del GIP Todisco, potrebbe scattare il sequestro degli stabilimenti.
Nel Salento a rischio tumore un cittadino su tre, grazie all’Ilva di Taranto e ci chiediamo perché il presidente Vendola non si muove, ed anzi a Galatina la Colacem richiede di bruciare rifiuti CDR e gli viene data l’autorizzazione dal Presidente della Provincia di Lecce Gabellone. Siamo stanchi di barattare la salute per i soldi di qualche lavoratore, oppure per la costruzione di strade con i soldi di queste aziende (vedi SP tangenziale di Soleto) che vendono morte ai cittadini locali.