L’uomo di Altamura compie 30 anni
Sono passati 30 anni dall’eccezionale ritrovamento dell’uomo di Altamura: un ritrovamento dall’inestimabile valore archeologico e storico per la regione Puglia ma non solo.
La Puglia è piena di siti storici e archeologici di mondiale importanza. Sono molto attive anche le università della regione nella ricerca e approfondimento di tanti siti locali.
Sono passati 30 anni dall’eccezionale ritrovamento dell’uomo di Altamura: un ritrovamento dall’inestimabile valore archeologico e storico per la regione Puglia ma non solo.
Grotta Paglicci, una delle poche grotte italiane dove sono stati rinvenuti reperti risalenti al periodo Paloeolitico. Conosciamola assieme piu’ da vicino.
Rimuovere l’uomo di Altamura dalla sua sede? No grazie. Esperti e geologi concordano: sarebbe troppo rischioso. Ma puntualmente c’è qualcuno che torna sul tema.
Un piccolo paese in provincia di Lecce, carico di misteri e leggende che affondano le loro radici nella notte dei tempi: benvenuti a Soleto.
Visitare il Parco Archeologico di Manfredonia significa fare uno straordinario tuffo nel passato, ai tempi dell’antica città di Siponto, oggi scomparsa.
La Puglia è la destinazione perfetta anche per gli amanti del turismo subacqueo: scoprite qualche dettaglio in più su questo mondo fantastico in questo nostro post odierno.
Le grotte Cipolliane rappresentano un fantastico ambiente marino dove apprezzare, oltre alla bellezza del paesaggio, anche testimonianze di vita preistorica di grande interesse archeologico.
La Puglia è una terra ricchissima di storia: durante i lavori in corso sulla Taranto-Avetrana, sono stati portati alla luce dei resti di epoca romana dell’antica e preziosa Via Appia.
Nel corso del mese di maggio, e più precisamente durante le domeniche 5 19 e 26, sarà possibile andare in visita alla Bari Sotterranea pagando un biglietto d’ingresso di 10 euro a persona.
Il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, il MarTa, è stato recentemente riaperto dopo esser stato sottoposto ad alcuni lavori per consentire l’ampliamento della superficie espositiva.
La Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera di Gallipoli – a seguito di una segnalazione ricevuta nei giorni scorsi – hanno riportato alla luce, dalla zona delle secche di Ugento, due cannoni risalenti al XV secolo d.C ed un’anfora risalente al I secolo a.C.