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A seguito della partecipazione del ministro La Russa alla Fiera immobiliare di Cannes, è montata una polemica circa l’eventuale possibilità di vendere a possibili investitori alcuni immobili di grandissimo prestigio presenti non solo sul territorio pugliese, ma in tutta Italia, per finalità di investimento turistico. Chiaramente c’è stato chi è inorridito al pensiero che siti come come l’Arsenale e l’isola di Sant’Andrea a Venezia, il castello aragonese a Brindisi, palazzo Brasini a Taranto, potrebbero trasformarsi in villaggi turistici o in alberghi a cinque stelle. E subito il segretario cittadino del Pd, Enzo Casone, ha messo le mani avanti, affermando che “Il Castello Alfonsino non si tocca”, definendolo un contenitore artistico-culturale con finalità turistiche a livello internazionale, cui i cittadini brindisini guardano come casa propria». Alla sua voce si è aggiunta quella di Michele Errico, presidente della provincia, che ha affermato che a decidere sulla destinazione di un bene  «dovrebbero essere la popolazione del territorio su cui quel bene insiste».

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