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Da qualche giorno media e stampa parlavano dell’arrivo imminente in Italia della nube radioattiva proveniente dal Giappone dopo il disfunzionamento della centrale nucleare di Fukushyma,con punta massima ieri 24 marzo per il sud. Ma pare che si sia trattato soltanto di un allarmismo eccessivo: il direttore dell’ Agenzia regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente della Puglia, il professor Giorgio Assennato, ha affermato infatti che rispetto ai valori di fondo, e quindi standard del Cesio 137 – cioe’ sotto 1 millibequerel per metro cubo – sul territorio pugliese non si è registrata nessuna anomalia né eccesso al passaggio della cosidetta nube, e che quindi sostanzialmente possiamo stare tranquilli. Ovviamente, l’enorme distanza dal Giappone ha fatto tutto il resto. Resta in ogni caso il dubbio ed il pericolo dei prodotti importati, e a tal proposito abbiamo già parlato del ruolo dello IZS, cioè dell’Istituto zooprofilattico di Foggia nel processo di analisi di tali prodotti prima di essere immessi sul mercato. Inoltre,in Puglia abbiamo eccellenti strutture preposte anche per quanto riguarda i controlli dell’aria e quindi del livello di radioattivita’ nel particolato atmosferico: la centralina dell’Ispra a San Cataldo di Lecce, dell’Arpa presso l’assessorato all’Ecologia nella zona industriale di Modugno, di Galatina a Lecce e a Monte Sant’Angelo, Foggia.

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