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photo by associazionecuore.info

La Puglia va in contro al disastro nucleare Giapponese con il nuovo progetto di accoglienza dell’ Associazione Cuore Pro Bambini Chernobyl, la Onlus di Barletta che da anni si occupa di accoglienza e assistenza ai bambini ucraini esposti alle radiazioni della tragedia di Chernobyl avvenuta 25 anni fa.

In mezzo a tanto clamore per il riaccendersi della polemica sul nucleare in Italia – anche se in realtà non si era mai spenta – c’è un popolo dall’altra parte del mondo che sta vivendo un incubo che sembra non avere fine, e che non lascia spazio a progetti per il futuro a nessuno; ma dall’Italia arriva un segnale di speranza concreto, grazie alla disponibilità di questa Onlus e delle famiglie che collaborano con essa, pronte ad accogliere i bimbi giapponesi esposti alle radiazioni della centrale nucleare di Fukushima.

Dal 1997 l’Associazione Cuore Pro Bambini Chernobyl ospita per due volte all’anno – secondo quanto previsto dalla legge i bambini possono stare fuori dal loro Paese di origine non più di 90 giorni all’anno – i ragazzi ucraini provenienti dalle zone contaminate di Chernobyl, nella consapevolezza – secondo anche quanto sostenuto da Enzo Di Lauro e Giuseppe Dimiccoli, rispettivamente presidente e vice dell’associazione – di quanto sia importante per questi bambini soggiornare in luoghi non contaminati, in quanto sono stati comprovati  scientificamente nel lungo tempo i benefici sia a livello fisico che a livello psichico sulla qualità di vita dei piccoli.

A breve dalla Onlus partirà una lettera diretta all’ambasciatore giapponese in Italia Hiroyasu Ando per comunicare l’iniziativa e la disponibilità immediata dei dirigenti della struttura al sostegno della causa giapponese; contemporaneamente sta per essere inoltrata una richiesta ufficiale al presidente della Regione Nichi Vendola, affinchè tutte le cariche politiche pugliesi possano mobilitarsi a sostegno di questo progetto.

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