Nell’area di Brindisi, non sono pochi i motivi di soddisfazione per tutti coloro i quali operano nel campo chimico e farmaceutico, anche grazie all’importanza dell’insediamento della Sanofi-Aventis, importante multinazionale che, proprio in terra di Puglia, opera nel ramo della ricerca per lo sviluppo di nuovi farmaci. Tutto questo fermento, ad oggi, ha portato la Puglia ad essere una delle regioni più importanti per la tanto agognata ripresa dell’economia nazionale italiana, considerando il notevole aumento del contributo all’export nazionale (un solido +22.6 percento), che si situa ben al di sopra della media nazionale.
Questi risultati, indubbiamente, sono stati generati da un’attenta analisi e dalla messa in pratica di strategie vincenti tra gli operatori del mondo economico pubblico e privato, arrivando a creare interessanti sinergie che hanno permesso, grazie ai buoni livelli di cooperazione tra gli operatori, di aumentare la reale competitività delle imprese site in Puglia. I risultati più interessanti, tra tutti quelli regionali, si sono avuti tra gli operatori del mondo chimico presenti a Brindisi e dintorni. È tuttavia interessante notare come, in realtà, non si tratta di buoni risultati solo dal punto di vista occupazionale, bensì, di vere e proprie occasioni per formare delle professioni, delle figure di operatori altamente specializzati.
Dal punto di vista dell’innovazione, la presenza di un centro di ricerca sulle biotecnologie, mette la Sanofi-Aventis in una posizione di leader nel settore chimico-farmaceutico dell’area brindisina, arrivando ad offrire interessanti opportunità per tutti coloro i sono interessati e formati nel settore. In sostanza, ci si occupa di produrre farmaci e di procedere nella ricerca molecolare e processuale, elementi che consentono di arrivare ad innovare la produzione farmaceutica in modo determinante. Nel futuro sviluppo del tessuto imprenditoriale chimico-farmaceutico, si pensa al federalismo e ai vantaggi che potrebbe portare, qualora fosse attuato in modo intelligente.
