Terracotta pugliese, una storia antica (quasi) come il mondo
Ci piace spesso soffermarci sulle eccellenze che fanno grande la Regione Puglia nel mondo. Sicuramente tra queste non manchiamo di menzionare quelle gastronomiche, ma sono particolarmente degne di nota quelle di indole artigianale. In Puglia troviamo tre paesi appartenenti al circuito Città della Ceramica, che vantano una storia antica e consolidata nel settore della produzione figulina.
Ci riferiamo naturalmente – e come già dichiarato nel titolo di questo articolo – a Cutrofiano, Laterza e Grottaglie. Tre paesi con storie differenti ma che hanno in comune un sottosuolo ricco di argilla. La presenza dell’uomo in zona sin dalla preistoria ha fatto il resto, dando vita sin da tempo immemore ad una tradizione artigianale ed artistica che ancora oggi non cessa di stupire e di incantare.
C’era una volta l’argilla, pronta a diventare terracotta pugliese
Come avrete avuto modo di intuire, la ceramica è un materiale che ha lasciato il segno nella storia dell’uomo. Altro non è che argilla lavorata a mano e poi cotta a temperature elevatissime: terra-cotta, insomma. Il pregio di questo materiale è duplice: da un lato è facilmente malleabile e modellabile, dall’altro, invece, una volta cotto è molto molto resistente. Un materiale con il quale si possono creare oggetti ed utensili che con altri materiali – come la pietra – sarebbe impossibile realizzare.
In natura l’argilla è grigia ma una volta cotta diventa di un colore marrone chiaro. E’ possibile poi smaltarla e decorarla a piacere, per poi cuocerla nuovamente. Le temperature? Altissime. Un forno di casa non sarebbe sufficiente: i forni per la cottura dell’argilla toccano quota 2mila gradi! Nasce così la terracotta pugliese.
Terracotta pugliese lavorata con tecnica a colombino
Una tra le tecniche più antiche per la lavorazione della terracotta è quella a colombino. Si tratta di lavorare un cordone di argilla molto lungo. Questo cordone si taglia poi in porzioni che, sovrapposte, consentono di creare un vaso. Infine, la superficie viene resa liscia e il tutto infornato. Un modo banale ma, a ben pensarci, molto intelligente per creare un vaso. Specie se si considerano le competenze degli uomini preistorici!
Anche senza essere maestri nella lavorazione della terracotta pugliese, provate anche voi a creare un vaso con la tecnica a colombino. Magari insieme ai vostri bambini. Procuratevi del DAS o pasta modellabile e mettetevi al lavoro. Vedrete che i tablet saranno presto dimenticati!
Acquistare oggetti in ceramica pugliese, sì, ma dove?
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Se con queste poche righe vi abbiamo fatto venire voglia di provare a giocare un pò con la creta o la pasta modellabile, non avete che da sporcarvi le mani! Se invece vi è venuta voglia di acquistare qualche oggetto in ceramica pugliese per abbellire la vostra casa, vi diamo subito qualche consiglio.
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Il pregio di questi prodotti è che sono tutti realizzati a mano per voi! Provate a portarvi anche voi a casa un pezzo di storia che è rimasto immutato nel tempo ed è arrivato sino ad oggi ad essere prodotto con una tecnica – quella della lavorazione al tornio – antica, storica e ancora perfettamente efficiente.