Stemma di Andria

Lo stemma di Andria raffigura un leone che indossa una corona d’oro su sfondo blu, intento ad arrampicarsi su un ramo di quercia reciso. Il ramo di quercia non ci stupisce: l’intera zona circostante alla città, situata nelle Murge, è punteggiata per l’appunto da alberi di quercia. Il leone è una presenza molto comune negli stemmi di molte città italiane, assieme all’aquila, anch’essa spesso presente.

Il leone simbolizza il coraggio e la forza fisica. Molti stemmi medioevali raffigurano dunque questo animale, per comunicare un messaggio di forza, di fermezza d’animo, d’orgoglio. In araldica si usavano determinate immagini per comunicare un messaggio ai potenziali avversari ma anche alle città vicine.

Infine, non si dimentichi che il leone ha anche una valenza semantica cristiana, in quanto è il simbolo della tribù dalla quale discendeva Gesù Cristo, la tribù di Giuda.

Ma non solo: avete mai notato, sull’uscio di palazzi reali, cattedrali, davanti a tombe di personalità importanti, e oggigiorno persino di fronte alle case private, la presenza di due leoni? Il leone è anche simbolo di attenzione, custodia, vigilanza. Si credeva, nel Medioevo, che i leoni dormissero con gli occhi aperti, e fossero pertanto in grado di vigilare anche nel sonno.

Abbiamo dunque capito tutti i significati dello stemma di Andria.

Toponimo di Andria

Veniamo ora al toponimo. Le teorie circa l’origine del nome Andria non mancano.

Dall’isola Andros

Alcuni studiosi ritengono che il nome Andria derivi dall’isola del mar Egeo Andros, datagli dall’eroe greco Diomede. L’isola è tutt’oggi esistente e si trova nell’arcipelago delle Cicladi.

Da Sant’Andrea

Altri ritengono invece che derivi da Andreia, perchè Sant’Andrea, assieme a San Pietro, avrebbero evangelizzato l’intera zona, ma Andrea, in particolare, avrebbe sostato a lungo proprio in città a causa di una malattia.

Un’invenzione di Francesco II Del Balzo

Sembra tuttavia che il nome originario di Andria fosse Netium, un nome dato al villaggio da un gruppo di profughi in fuga dalla Seconda Guerra Punica. Il nome Andria sarebbe, in questo contesto, una pura “invenzione” del duca Francesco II Del Balzo, scontento del nome attuale, ed ispirandosi alla commedia di Terenzio “L’Andria”: un tentativo di elevare il nome della città a qualcosa di più nobile e classico. Non a caso l’opera di Terenzio figurava nella biblioteca del nobile.

Dal latino antrum, cavità, grotta

Ancora, alcuni studiosi ritengono che il toponimo Andria potrebbe derivare dal latino antrum, ovvero grotta, con riferimento ai ripari dove alloggiavano i monaci basiliani fuggiti dall’Impero Bizantino a seguito delle persecuzioni iconoclaste. Anche questa teoria è plausibile, dal momento che effettivamente in città questi antichi ripari scavati nel tufo sono ben visibili.