La Basilica di Santa Caterina di Galatina è una vera perla da visitare in occasione di una vacanza in Puglia
Santa Caterina in Puglia, tra leggenda e curiosità…La festa di Santa Caterina è una delle più sentite ed amate in Terra di Puglia. Assieme a lei Sant’Antonio da Padova, Santa Cristina, i Santi Pietro e Paolo e molti altri. Non v’è paese che ancora oggi seppur travolto dalla modernità non si lasci andare a festeggiamenti sontuosi in onore del patrono. Tradizioni che rimangono vive e che fanno sentire chi vi partecipa parte di una comunità quanto mai viva e coesa. Ricorre il 25 novembre Santa Caterina. Ma dove si festeggia in Puglia? E perchè è così famosa? C’è qualche leggenda che la riguarda? Accontentiamo immediatamente la vostra curiosità.
Di quali paesi è patrona in Puglia
Cominciamo subito con l’elencare i paesi dei quali santa Caterina d’Alessandria è patrona in terra di Puglia. Eccoli di seguito:
- Bitonto
- Santa Caterina di Nardò
Anche se non è patrona di Galatina, Santa Caterina d’Alessandria è legata a doppio filo alla cittadina di Galatina, nel basso Salento. Vi spieghiamo brevemente il motivo. La storia del basso Salento vede come protagonista assidua durante il Medioevo la famiglia degli Orsini del Balzo. Una dinastia frutto dell’unione tra Sveva del Balzo e Roberto Orsini. Un matrimonio che metteva finalmente d’accordo aragonesi e angioini. Uno degli esponenti più famosi di questa dinastia fu Raimondello dei Balzo degli Orsini. Fu molto famoso in Terra d’Otranto, possedeva ricchezze e palazzi ovunque.
Fu lui a volere che si edificasse la famosissima guglia di Soleto, detta appunto guglia del Raimondello, che secondo leggenda fu eretta in una sola notte per mano del Demonio in persona. Se avete occasione di visitarla, fatelo. Sulla sommità vedrete intrappolate delle creature demoniache che al termine di quella famosa notte non fecero in tempo a ritirarsi nuovamente nelle viscere della terra, e al primo raggio del sole rimasero ivi pietrificate.
Detto questo, Raimondello fu anche condottiero ed eroe: partecipò alle Crociate ed è proprio lì che la sua storia si intreccia a quella di Santa Caterina d’Alessandria. Come tutti sapete la santa fu anche martire, per la sua fedeltà indissolubile alla fede cristiana e per il suo caparbio rifiuto di sposare colui che insistentemente aveva chiesto la sua mano. Dunque morì dopo essere sottoposta alla tortura della ruota dentata e infine decapitata.
La leggenda sull’edificazione della Basilica di Santa Caterina a Galatina
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Giunto in Egitto, Raimondello si presentò al cospetto del corpo della martire e non resistette alla tentazione: narra la leggenda che le mozzò un dito e se lo portò come reliquia in Salento. Giunto nella città di Galatina, volle che si edificasse una basilica in onore di Santa Caterina, attorno alla suddetta reliquia. Sembra che la Basilica sia ad ogni modo edificata sulle fondamenta di una precedente chiesa bizantina, che secondo alcuni storici sarebbe di fatto murata nel sottosuolo. Ad ogni modo, all’interno della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina potete ammirare un ciclo pittorico dove si narra la sua storia.