Io avevo a disposizione una ventresca fresca di 2 KG +o-
olio d’oliva
un kg. di pomodori maturi
una cipolla
una costa di sedano
una carota
una testa d’aglio
sale, ‘nduja
timo, alloro, e altri odori a piacere
preparo la ventresca:
metto a bollire per 5 min. la ventresca in acqua e aceto, al che la
scolo, la risciaquo e la metto in pentola a pressione con acqua e poco
sale per 25 minuti dal fischio, poi la riscolo, la raffreddo sotto
l’acqua e la taglio a fettine come la trippa.
preparo il pomodoro:
taglio il pomodoro a pezzi, lo metto in una pentola e lo faccio andare
una 15na di minuti, quindi lo passo con il passatutto in una terrina.
preparo la base:
trito cipolla, costa di sedano, carota, testa d’aglio, faccio
soffriggere in abbondante olio, quando il soffritto e’ a buon punto,
aggiungo l’nduja quindi la ventresca, salo e lascio che evapori
l’acqua della ventresca, aggiungo un buon bicchiere di vino bianco e
faccio sfumare l’alcool, a questo punto aggiungo il pomodoro, del
timo, una foglia di alloro e quindi poeto a bollore, aggiusto di sale
e lascio sobbollire con il coperchio per
…….diciamo…vediamo…….incredibile!!!!!….. 2 ore si’ si’ non
ho sbagliato di digitare, appena dopo le due ore, la ventresca perde
il nervo e diventa appetibile anzi a dire il vero, e’ un boccone
veramente da provare, comunque, nulla a che vedere con il pesce, il
gusto e’ praticamente quello delle trippe di scottona o simile a
quelle, anche se le trippe fresche di mucca ce le sognamo alla notte
dato che quelle che mangiamo sono tutta roba surgelate e fatta chissa
come.
Per finire, la soddisfazione e’ stata grande, non si mangia tutti i
giorni ventresca di tonno fresca e nemmeno filetto di cuore ai ferri.
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( oo )
–oOO–(__)–OOo–
Ciao marinetto