Uno dei simboli caratterizzanti della regione Puglia nel mondo è indubbiamente il polpo. Un bel polpo ci porta con la memoria e con la fantasia direttamente in Puglia, così come, a onor del vero e per completezza, fa l’immagine di un geko, di un fico d’india, di un trullo, di un’orecchietta pugliese, di un pumo pugliese e molto altro.
Ma oggi vogliamo raccontarvi qualcosa di veramente curioso e molto poco noto a proposito del polpo. Anzi, più di qualcosa! Insomma, mentre gli studiosi di tutto il mondo sono concordi nell’affermare che si tratta di un animale molto intelligente e a Bari si continua da tempo immemore a pescare il polpo con tecniche antiche e ad arricciarne i tentacoli con antica sapienza, altrove nel tempo e nello spazio lo si venerava o temeva…
1 – In alcune civiltà antiche il polpo era visto come un animale maligno e portatore di sventura
I minoici, antico popolo vissuto sull’isola di Creta durante l’età del Bronzo, ritenevano che il polpo fosse un animale legato al maligno. Essi usavano raffigurare il polpo su vasi di argilla e anfore ritraendolo come una bestia malefica capace di trasportare le anime verso l’Inferno con i suoi intricati e minacciosi tentacoli. Una sorta di Caronte ante litteram!
Analogamente, anche alcuni Cristiani, molti secoli più tardi, raffigurarono in alcuni testi scritti il polpo come un animale strettamente imparentato con Satana, capace pertanto di trasportare i defunti verso un abisso infernale con le sue terribili ventose.
Segnaliamo peraltro che è curioso notare come in lingua inglese il polpo sia chiamato octopus, ma anche devil fish (ovvero pesce diavolo!)
2 – In altre era venerato come una divinità dagli straordinari poteri!
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Sempre nell’età del Bronzo e sempre sull’isola di Creta, i Micenei raffiguravano il polpo sulle tombe dei defunti nella convinzione che il cefalopode avesse dei poteri ultraterreni. Lo veneravano come fosse una divinità, e ritenevano fosse in grado di resuscitare i morti! Ma come mai? E’ presto detto. Ciò che aveva colpito particolarmente gli antichi, era la straordinaria capacità dell’animale di rigenerare uno dei suoi otto tentacoli qualora fosse danneggiato o addirittura reciso. Qualcosa che aveva davvero dell’incredibile e che era appannaggio solamente di una creatura divina.
3 – In alcune culture il polpo ha persino una connotazione erotica!
Spostiamoci in Giappone e scopriamo infine che qui il polpo è visto come un animale dotato di una straordinaria carica erotica. In alcune celebri opere d’arte appartenenti alla storia dell’arte giapponese, il polpo è rappresentato mentre intento ad avere rapporti sessuali con giovani donne (famosa è l’immagine della raccoglitrice di perle che si accompagna al polpo)
4 – E che dire delle immagini di fantasia proposte nei cartoni animati?
Leggendo queste poche righe vi sarà venuta in mente Ursula, la strega della favola La Sirenetta. Ebbene, che sembianze ha? Proprio quelle di un polpo, malefico e pericoloso con i suoi otto tentacoli fluttuanti nel mare blu….