Quando si dice “pane”, si tende a pensare semplicemente al pane. Ma prova ad entrare in un panificio, da nord a sud del nostro bel paese, e scroprirai che esiste davvero una miriade di tipologie di forme e di impasti differenti. Filone, filoncino, mantovana, rosetta, i nomi abbondano ed ogni regione ha le sue tradizioni. Senza contare gli impasti particolari, come l’integrale, quello con cereali e via dicendo. Insomma, abbiamo capito che non c’è un solo pane al mondo! E che dire della Puglia? Lo stesso discorso vale anche per il pane pugliese. Scopriamo allora alcune tra le più famose varianti di pane pugliese, che forse non conoscevi.
Prodotti da forno pugliesi: pane, taralli & co da gustare tutto l’anno, in mille modi
Dal Tavoliere sino al Salento, le varianti di frumento dal quale si ricava la farina per la panificazione sono almeno 300. Con queste farine si producono moltissimi prodotti da forno pugliesi, alcuni molto grandi, come le famose rote baresi, altri più piccolini, come i taralli del Salento. Non a caso, la Puglia è stata soprannominata il granaio d’Italia. E se le varietà di frumento sono tante, sono circa 100 l varietà di pane. Conosciamo dunque alcuni tipi di pane pugliese e poi qualche prodotto da forno che conviene provare almeno una volta nella vita.
Pane pugliese: ecco cosa conviene assaggiare
Il pane di Altamura
Il pane di Altamura è una specialità di questo ameno paesino situato ad una manciata di chilometri da Bari, sulle Murge. Sorge appunto su un rilievo e gode di un clima fresco tutto l’anno. Luogo amato particolarmente da Federico II di Svevia, vi si svolge ogni anno il Federicus, un festival medioevale davvero suggestivo. Il pane di Altamura che qui si può gustare ed acquistare è cotto nei forni in pietra alimentati da legna di quercia. Il Disciplinare che regola la produzione del Pane di Altamura è molto preciso in merito alle farine, al legno e persino all’acqua da utilizzare per la preparazione di questo pane. Ingrediente fondamentale di questo pane è la semola rimacinata di grano duro proveniente dall’Alta Murgia barese. E’ impastata con lievito madre, sale marino e acqua. E’ un Dop, come detto, e si presenta a forma di cappello “del prete”. La sua crosta è dorata e l’alveolatura interna è notevole. Si conserva per diversi giorni. Lo puoi acquistare QUI.
Il pane del Salento
Il pane del Salento si prepara con farina di grano duro, acqua, lievito madre e sale. E’ cotto in forni alimentati con legno di ulivo. Per la precisione, si tratta di fascine di ulivo, dette sarcine. In Salento è anche chiamato pane di grano, o puccia. Attenzione però, che la puccia a volte può contenere le olive, dunque chiedete sempre prima di acquistare. Solitamente si presenta come una pagnotta tonda ma può essere anche allungata. La sua crosta è croccante e l’alveolatura minima. Rispetto al pane di Altamura è molto più compatto.
Il pane garganico
Il pane garganico si differenza dai due sopracitati per essere prodotto con farina di grano tenero. E’ cotto nel forno a legna foderato di mattoni riscaldati ed è modellato in grandi forme rotonde.
Prodotti da forno pugliesi: i più famosi
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Conosciamo ora altri prodotti da forno che conviene provare per conoscere gli autentici sapori di Puglia. Tutti i prodotti da forno che andremo a raccontarti a seguire sono in vendita sul nostro Shop di prodotti tipici pugliesi cliccando qui.
Le pucce
Le pucce sono panini tondeggianti molto comuni nelle province di Taranto e di Lecce. Sono a base di semola di grano duro. La loro crosta è bruno-dorata, la mollica è morbida e particolarmente abbondante. All’interno si trovano diverse olive celline non denocciolate. Nell’impasto figura anche l’olio pugliese. A volte le pucce o puccette sono farcite con pomodorini, cipolla o tonno. Altri panini farciti in questo modo, ma più piatti e larghi, sono detti pizzi e sono tipici del leccese.
Le frise
Le frise o friselle sono ciambelle di pasta di pane biscottato. A volte hanno il buco al centro, altre no. La farina può essere di grano o di orzo. Ammollate nell’acqua, si condiscono con olio, pomodorini, origano, cipolla. Rappresentano un’ottima cena estiva, leggera e fantasiosa.
I Taralli
I taralli possono essere di forma e dimensioni diverse anche se la più nota è la classica forma piccola e tondeggiante. Laddove sia più grande e ovaleggiante, prendono il nome di scaldatelli. In alcune zone i taralli sono bolliti in acqua prima di essere cotti in forno. Famosissimi quelli di Putignano, lisci, con farina, olio e vino bianco. Mentre quelli di Corato sono più ruvidi. I taralli possono essere insaporiti con semi di finocchio, cipolla, anice, rosmarino, pepe e molti altri ingredienti.
I taralli dolci
I taralli dolci sono biscottini piccoli a forma di ciambelle. Sono preparati con farina, olio di oliva, ma anche zucchero e uova. Spennellati con albumi montati a neve, sono posti in forno e poi ricoperti con glassa zuccherata. Potete accompagnarli da un buon moscato di Trani passito.