Saper preparare degli ottimi piatti da servire in tavola è molto soddisfacente, soprattutto se si desidera soddisfare i propri commensali con qualcosa di molto speciale. La preparazione del piatto che vi presentiamo oggi, per esempio, vi consentirà di assaporare le specialità pugliesi trattate con tanto amore.
Come gustare le fave
La fava si presenta come una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose ed in base alle dimensioni del seme si possono distinguere in natura la bellezza di quattro varietà botaniche di fave: quella con i semi molto piccoli nota come vicia faba paugyua di origine indiana, la variante minor beck detta anche favino ed utilizzata soprattuto come foraggio, la variante equina Pers. usata anch’essa come foraggera e, per finire, la major Hanz con semi grossi che si presenta con baccelli di 15-25 centimetri.
Ad ogni modo, questo ingrediente entra di diritto nei legumi che si possono gustare in tantissimi modi, semplici e da soli oppure in qualche preparazione più sofisticata che però non vi mostreremo ora. Difatti, oggi vogliamo proporvi una semplice preparazione delle fave, da gustare come piatto di accompagnamento.
La ricetta delle fave con nasello
Volete cucinare le fave in un modo diverso? Ecco la nostra proposta! Qui di seguito trovate in dettaglio l’elenco degli ingredienti utili per la preparazione del piatto e le fasi utili per la sua realizzazione. Buon divertimento!
Ingredienti:
- 1 kg di fave secche con buccia e senza nasello
- olio extravergine di oliva
- 1 cipolla
- sale
- pane raffermo
Preparazione:
- Con un coltello tagliate il nasello che si trova sulla parte superiore del guscio delle fave.
- Mettetele a cuocere in una pignata di terracotta con acqua, cipolla e sale per due ore, aggiungendo, se occorre altra acqua calda.
- Mettete in ogni piatto delle fette di pane raffermo (se lo trovate quello di Altamura o di Laterza), versate le fave con un po’ di acqua di cottura e aggiungete un filo di olio crudo.
Tempo di preparazione: 3 ore
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Difficoltà: media
Vino consigliato: Galatina bianco servito a 10-11°C o, comunque, un ottimo vino bianco pugliese.