Gli edifici religiosi da visitare a Brindisi non mancano. Ve li elenchiamo brevemente.
Cattedrale di Brindisi
La cattedrale di Brindisi è anche nota con il nome di Duomo di Brindisi, di San Giovanni Battista o ancora di Basilica della Visitazione. Il suo stile è romanico e risale ai secoli XI – XII. In realtà di quella prima versione rimane ben poco, solamente il pavimento. Fu danneggiata dal famoso terremoto del 1743 e poi ricostruita. Il campanile e la facciata risalgono a quel periodo. Anche la planimetria, naturalmente, è originale. In generale, ricorda vagamente la Basilica di San Nicola di Nari, con le sue tre navate senza il transetto. Internamente, si trovano diversi frammenti del pavimento originale, risalenti al 1178. Mirabile il coro in legno, che risale al 1594, cosi come la fonte battesimale che risale invece al secolo quindicesimo. La cappella dedicata a San Teodoro d’Amasea, patrono di Brindisi, ne custodisce le spoglie mortali. Il campanile fu terminato nel 1795. Accanto alla cattedrale si trova il palazzo del Seminario, costruito nel Settecento.
Nella cattedrale fu incoronato re di Sicilia Ruggero, figlio di Tancredi, sovrano normanno. Sempre in questa basilica furono celebrate le nozze di Tancredi stesso con Irene, figlia dell’Imperatore di Costantinopoli Isacco Angelo. Ancora, nel 1225 furono celebrate in questa cattedrale le nozze di Federico II, che sposò Jolanda Brienne, regina di Gerusalemme. Il giorno delle nozze la sposa aveva appena 14 anni. Infine, ricordiamo che nel 2008 papa Benedetto XVI ha scelto di visitare la cattedrale nel corso di una sua celebre visita del Salento.
Chiesa del Cristo
Nota anche come chiesa di San Domenico o di Chiesa del Crocefisso, questa chiesa fu edificata nel 1232. La sua facciata è tipicamente romanica e presenta un bellissimo rosone, oggi restaurato perfettamente. Internamente offre al visitatore due sculture lignee di grande pregio: un Crocefisso e una Madonna con Bambino, risalenti al XIII secolo.
Chiesa di Santa Teresa
Questa chiesa è tipicamente barocca e risale al 1671. Si trova nel quartiere degli Spagnoli, e fu edificata all’origine per essere sede del convento dei carmelitani scalzi. Quando i carmelitani lasciarono il convento, la chiesa divenne sede militare.
Chiesa di San Sebastiano
Nota anche con il nome di chiesa delle Anime, questa chiesa fu edificata grazie ai contributi dei fedeli nel 1670. Presenta un’unica navata. La facciata è sobria e semplice, impreziosita dallo stemma della città di Brindisi.
Chiesa degli Angeli
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Risale al 1609 e fu voluta da San Lorenzo da Brindisi, che la fece edificare su un terreno di sua proprietà a beneficio delle suore Clarisse. Il progetto includeva anche un monastero, che poi fu abbattuto a inizio del Novecento.
Chiesa della Trinità
Questa chiesa è databile intorno al secolo XII: siamo dunque nel periodo federiciano. Tuttavia, alcune parti della chiesa sono l’esito di successivi rimaneggiamenti, databili intorno ai secoli XV – XVI. Come per la chiesa degli Angeli, anche la Chiesa della Trinità aveva un monastero annesso, che ospitava le monache penitenti “bianche”: un nome che proveniva dal colore del loro abito. Anche in questo caso, tuttavia, del monastero non vi è più traccia.
Chiesa di Santa Maria del Casale
Siamo sulla strada per l’aeroporto, nel quartiere omonimo. E’ una bellissima chiesa romanico-gotica, costruita sul finire del XII secolo, in un luogo dove si riteneva si fosse fermato San Francesco d’Assisi di ritorno dalla Terra Santa. Bellissimi gli affreschi trecenteschi custoditi al suo interno.
Chiesa di San Giovanni al Sepolcro
Siamo in pieno centro storico e il Santo Sepolcro o Tempietto del Sepolcro è visitabile ma non è luogo di culto. Lo stile è romanico e fu edificato da Boemondo al suo ritorno dalla crociate. La sua struttura è circolare e sembra sorga sui resti di un precedente luogo di culto palocristiana.
Chiesa di San Paolo
Questa chiesa è in stile gotico pugliese. Risale al XIV secolo e fu edificata per opera dei francescani. La facciata è stata ricostruita all’inizio dell’Ottocento in quanto molto instabile.