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Il culto di Santa Apollonia è ben presente un pò in tutta Italia tant’è che, da nord a sud, non mancano i paesi dei quali la santa è patrona. Si tratta di una santa di tradizione greca (come Sant’Ippazio, San Nicola e San Biagio), venerata come santa e martire anche dalla Chiesa Cristiana. Si festeggia il 9 febbraio. In terra di Puglia di fatto Santa Apollonia non è patrona di alcun paese, e pur tuttavia le tracce della devozione che nei suoi confronti è stata molto viva sino ad alcuni secoli fa sono ancora ben presenti. Scopriamo brevemente la storia di Santa Apollonia e qualche curiosità che la riguarda.

La storia di Santa Apollonia

Siamo nel 249 dc, quando Apollonia era una ragazza felice e giuliva, a tal punto che non faceva altro che sorridere. Il padre la ammoniva spesso per questa sua eccessiva predisposizione al buon umore ed al riso, e lo stesso faceva la madre, temendo che la figlia attirasse su di sè le attenzioni di qualche persona malintenzionata e poco propensa ad accettare la vicinanza di famiglie di fede cristiana in un contesto a maggioranza pagano. Peraltro Apollonia teneva testa frequentemente agli affronti di tale Ampelio, una sorta di boss ante litteram del quartiere dove la giovane viveva. Antelio era combattuto tra amore ed odio, ed era non poco infastidito da quel sorriso sempre al limite dello sfrontato. Un giorno, in preda alla frustrazione per esser stato respinto dalla giovane, pensò di farle passare la voglia di sorridere, e con una scusa la fece arrestare. Condotta davanti al giudice, le venne chiesto di rinnegare la sua fede cristiana, cosa che lei negò con decisione. A quel punto fu proprio Ampelio ad aggredirla e, mano ad una tenaglia, le strappò i denti uno ad uno. La giovane morì dissanguata dopo breve tempo. Oggi è protettrice dei dentisti e non è infrequente imbattersi in raffigurazioni della santa intenta a reggere nella mano una tenaglia che stringe un dente.

Una piccola curiosità su Santa Apollonia

Come vi abbiamo già raccontato parlando di San Biagio, la pratica della simonia è stata a lungo molto comune e non mancano, un pò ovunque, segni e tracce del passaggio e della permanenza di tale o talaltro santo sotto forma di reliquie. Una pratica che Papa Pio VI non poteva proprio tollerare, tant’è che, nell’intento di metter fine al culto ed al traffico delle reliquie, ordinò che si raccogliessero in un sacco tutti i denti di Santa Apollonia sparsi in ogni dove tra chiese e cappelle. Insomma, la raccolta fu piuttosto impegnativa e si dice che il sacco, una volta riempito, pesasse la bellezza di 3kg. Il sacco fu infine gettato nel Tevere, ma questo ci fa capire quanto la pratica della simonia fosse di fatto fuori controllo.

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Tracce e segni della devozione verso Santa Apollonia in Puglia

Nella cittadina di Copertino in provincia di Lecce si contano diverse raffigurazioni iconografiche della santa, segno che in quei luoghi dev’essere stata forte la devozione verso di lei. Analogamente, lo stesso accade anche a Vitigliano, una piccola frazione di Santa Cesarea Terme, sempre in provincia di Lecce.