Chi ha voglia di vedere un paesaggio suggestivo del tutto simile al Grand Canyon ma senza allontanarsi troppo da casa, potrà farlo proprio in Puglia. L’occasione d’oro è fornita dalle gravine, ed in particolare dalla gravina di Castellaneta. Conosciamole più da vicino.

Cosa sono le gravine ?

Le gravine sono delle depressioni particolarmente aspre, tipiche della zona delle Murge, in Puglia. Si sono venute a creare diverse centinaia di migliaia di anni fa a seguito di alcuni movimenti tettonici che hanno favorito l’emersione di fondali marini in zone di origine carsica. Al loro interno, torrenti e acque piovane hanno reso le forme mano a mano più aspre ed allungate verso il basso. Gli avallamenti più dolci o esterni delle gravine, prendono invece il nome di lame.

Nel corso del tempo, tutte queste depressioni naturali si sono via via conservate e spesso inasprite in virtù dell’azione erosiva dell’acqua e del vento, oltre che come effetto del disboscamento. Storicamente, queste zone così aspre e particolari sono state abitate dall’uomo, tant’è che è possibile trovare resti di incisioni e pitture rupestri di origine antichissima proprio in loro corrispondenza. Anche in epoca relativamente più recente, ovvero nel MedioEvo, queste depressioni hanno offerto riparo strategico all’uomo.

Le gravine in Puglia

In Puglia, come detto, le gravine non sono poche. Sono molto famose le gravine di Laterza, la gravina di Ginosa e la gravina di Castellaneta. La stessa valle d’Itria è una depressione non indifferente che, pur non essendo una gravina in senso stretto, è un’ampia depressione che condivide con le gravine la stessa origine carsica.

La Gravina di Castellaneta

La Gravina di Castellaneta è una depressione lunga circa 10 km e larga circa 300 metri, che nel suo punto più profondo tocca quota 145 metri circa. Siamo a circa 35 km di distanza da Taranto, nell’omonima provincia. Si tratta di un canyon davvero suggestivo, perché caratterizzato da diverse anse e perché le sue pareti sono molto molto ripide. Presenta le tracce di una vita passata, tra grotte ricche di pitture rupestri e reperti archeologici ritrovati via via nel tempo. L’area è soggetta a tutela ed è parte del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine. La zona più facilmente visitabile e pur tuttavia molto suggestiva è quella a nord, perché meno aspra.

Flora e fauna nella gravina di Castellaneta

Per quanto riguarda la flora, la Gravina di Castellaneta è rivestita da una fitta vegetazione spontanea, in particolare macchia mediterranea. Quanto alla fauna, sono molti i falchi, falchetti, poiane e civette che potete incontrare in gravina. Di notte, non mancano naturalmente i pipistrelli.

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