Il Castello di Oria si trova in provincia di Brindisi in località Oria. Siamo su un piccolo rilievo, alto poco più di 160 metri sul livello del mare. Poco, ma quanto bastava per renderlo un luogo gradevole da abitare, sin da tempi molto molto remoti. Pensate, dove ora sorge il Castello di Oria, vi sono anche i resti di un’antica acropoli messapica. Come tutti ben sapete, i Messapi erano gli antichi abitanti della Japigia (attuale Puglia), assieme ai Dauni ed ai Peucezi, che “risiedevano” rispettivamente nella parte più settentrionale e centrale della regione. Ma torniamo al nostro castello. Che cos’ha di interessante? E perché merita una gita?

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Caratteristiche del castello di Oria

Il Castello ai tempi delle guerre Normanno – Bizantine

Il castello di Oria è, di fatto, un castello di impianto medioevale. Gli archeologi presumono che il castello esistesse già in epoca altomedioevale, anche se l’evidenza ci porta a pensare che si tratti a tutti gli effetti di un castello normanno. Come ben sapete furono proprio i Normanni a scacciare i Bizantini dalla Puglia. Non dimentichiamo che l’Impero Romano d’Occidente era già caduto nel 476 d.C., data in cui convenzionalmente si fa cominciare il Medioevo, mentre l’impero Romano d’Oriente aveva ancora un buon secolo di vita di fronte a sé, e sarebbe caduto con l’Assedio di Costantinopoli nel 1453 da parte dell’Impero Ottomano (i Turchi, insomma). I Normanni dunque giunsero ad Oria intorno all’anno Mille, nel corso delle cosiddette guerre normanno-bizantine e, in assenza di grandi rilievi dove edificare castelli a scopo difensivo, trovarono interessante il rilievo sul quale oggi sorge il ben noto castello. Il torrione a forma quadrata che potete ammirare ancora oggi è proprio di epoca normanna. 

Pasquetta 2014 Oria
Photo by Claudio Matarrelli

Federico II di Svevia: poliedrico, artista ed amante dei ricevimenti

Detto questo, dopo i normanni fu la volta degli Svevi, che ben ricorderete per il famoso Federico II di Svevia, noto anche, specie da queste parti, con il nome di puer Apulie (il fanciullo di Puglia). Imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II di Svevia era nipote dell’altrettanto Federico Barbarossa. Federico II aveva un carattere forte e poliedrico, era persona ambiziosa e curiosa, amante del potere ma anche delle arti. Non a caso tutti ricordano maggiormente il famoso Castel del Monte, residenza di caccia del sovrano. Ma è opera sua anche il rimaneggiamento del Castello di Oria, che venne trasformato ed ampliato per divenire un vero e proprio edificio residenziale, voluto dal sovrano in occasione del suo matrimonio con Iolanda di Brienne.

Basso Medioevo: l’invenzione delle armi da fuoco

Nel 1400-1500 il castello subì ulteriori rimaneggiamenti. Non dimentichiamo che tutti i castelli in quel periodo subirono pesanti modifiche anche strutturali. Come mai? Perché erano state inventate le armi da fuoco. Le cannoniere che oggi potete distintamente notare, risalgono proprio a quell’epoca.

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1897: arriva il ciclone

Tutto tace dal Medioevo sino al 1897, anno in cui il Castello fu investito da un ciclone che lo danneggiò pesantemente. Fu così che venne restaurato. Un ulteriore fase di restauro ha avuto ruolo successivamente, a cura della famiglia Martini Carissimo, che lo “scambiò” con palazzo Martini (oggi sede del Comune) negli anni 30 del Novecento. La famiglia prese così a cuore le sorti del castello, che volle restaurarlo ulteriormente.