Le cartellate pugliesi, note anche nella loro versione dialettale come cartiddhate, sono dei tipici dolci natalizi pugliesi che è possibile assaggiare in regione tutto l’anno, ma in particolar modo a Natale. Sono maggiormente tipiche dell’area barese, ma si trovano fino in Salento. In Salento, queste si preparano assieme ad un’altra prelibatezza tipica del Natale, i purceddhuzzi. Le cartellate pugliesi piacciono per diversi motivi: perché sono una vera e propria coccola dolce, perché sono croccantine e perché, se tuffate nel miele o nel vincotto, hanno davvero quel “qualcosa” in più che altri dolci forse non hanno. Ma le cartellate ricetta originale e ingredienti, sono sempre uguali? Come si conservano le cartellate? E le cartellate leccesi, sono diverse? E qual è la ricetta delle cartellate friabili? Le domande sono tante, anche tra pugliesi stessi. Perché in fondo, come sempre accade per molte ricette della tradizione, ogni famiglia ha i suoi piccoli trucchi. Per rispondere a queste domande, esploriamo più a fondo le origini e la storia delle cartellate pugliesi.

Cartellate pugliesi, cosa sono?

I dolci pugliesi del Natale in famiglia

I Dolci Pugliesi del Natale in Famiglia

Le cartellate sono uno dei più famosi dolci natalizi pugliesi. Conosciute anche come dolce pugliese cartellate, queste deliziose preparazioni sono amate in tutta la regione. Le cartellate pugliesi hanno una forma caratteristica che ricorda una rosa e sono spesso arricchite con miele o vincotto. Le cartellate sono un esempio perfetto di tradizione culinaria locale.

Preparare cartellate pugliese richiede attenzione e amore per la cucina. Tra i dolci pugliesi, cartellate spiccano per il loro sapore unico e la loro tradizione. Per chi desidera cimentarsi nella loro preparazione, ci sono numerose ricette cartellate disponibili, ognuna con il suo tocco speciale. L’impasto cartellate è un elemento cruciale per ottenere il risultato perfetto. Gli ingredienti principali per i dolci cartellate includono farina, vino bianco, olio d’oliva e un pizzico di sale. Seguire una buona ricetta cartellate può fare la differenza.

L’impasto per cartellate deve essere lavorato con cura per ottenere la giusta consistenza. Le cartellate pugliesi vengono poi fritte fino a doratura. Tra i dolci pugliesi cartellate ricetta, la ricetta delle cartellate dolce tipico pugliese è una delle più ricercate. Esistono anche varianti come la ricetta cartellate leccesi. Le cartellate dolci sono una prelibatezza da non perdere durante le festività natalizie.

Come si Preparano le Cartellate Pugliesi

Vediamo insieme la ricetta delle cartellate pugliesi, ingredienti e trucchi vari per prepararle. La ricetta cartellate pugliesi è semplice ma richiede precisione. Durante il periodo natalizio, cartellate di Natale sono un must in molte case pugliesi. La ricetta per cartellate include passaggi specifici per ottenere la forma e la consistenza perfette. La ricetta di cartellate è tramandata di generazione in generazione, mantenendo viva la tradizione.

Cartellate pugliesi al forno, come si fanno

Ad ogni modo dovete sapere che qualcuno ha piacere di preparare le cartellate pugliesi al forno. Una scelta che si può fare perchè non si ama friggere, perchè si vuol tenere sott’occhio la linea, perché in generale si preferisce il sapore di un dolce cotto in forno piuttosto che fritto. Provate e fateci sapere come vengono.

Per preparare le cartellate al forno dovete seguire la ricetta originale delle cartellate pugliesi. Quando le avrete preparate, adagiatele sulla carta forno e fatele asciugare tutta la notte. L’indomani cuocetele in forno statico a 180 gradi per 15 minuti. Dopodichè procedete come sempre, mettendo in un pentolino il vino cotto o il miele a scaldare e poi immergendo le cartellate.

Dolci pugliesi tipici: coccolano il palato e scaldano il cuore

Qualcuno ha affermato che questi dolci pugliesi tipici, seppur così semplici, rinsaldano i legami familiari in virtù del grande sentimento di condivisione e fratellanza che riescono a risvegliare, e probabilmente è proprio così, visto che anno dopo anno la tradizione relativa alla loro preparazione non si perde, ed anzi si rafforza e si tramanda. Addirittura, in particolari giorni dell’anno, come per esempio durante la Vigilia di Natale, questo forte senso di empatia si espandeva persino agli animali domestici di casa, ai quali si usava offrire qualche attenzione in più, come una dose più generosa di cibo o, addirittura, qualche modesto assaggio di prelibatezze generalmente preparate solamente per gli umani. Insomma, non era inusuale, fino a qualche decennio fa, che anche il cane di casa potesse assaggiare qualche pittula! Ma abbiamo divagato sin troppo e, prima di scoprire assieme come si preparano le cartellate pugliesi, vediamo qual è l’origine delle cartellate.

Circa l’origine delle cartellate si sa ben poco, e non è facile dare una spiegazione etimologica del loro nome. Quel che è certo è che nel 1762 le si preparava di già, dal momento che le monache benedettine di Santa Scolastica, che avevano in gestione, a Bari, l’Ospizio dei Pellegrini, annotavano minuziosamente tutti i pasti ivi preparati. In un registro apposito nel quale dunque prendevano note di pasti e spese, si parla proprio delle cartellate. Insomma una data e un luogo, se non altro, li abbiamo!

Cartellate pugliesi ricetta originale

Vediamo insieme delle cartellate pugliesi ricetta originale, ingredienti e trucchi vari per prepararle. Come si fanno dunque le cartellate pugliesi? La ricetta è ben facile, e se conoscete l’impasto conoscerete anche quello dei purceddhuzzi. In poche parole, dovete dotarvi di questi ingredienti.

Cartellate pugliesi ingredienti

Per preparare le cartellate pugliesi dovete dotarvi di questi ingredienti:

  • 370 gr di farina;
  • 60 ml di olio extravergine di oliva;
  • 100 ml di vino bianco secco, oppure liquore all’anice, oppure liquore all’arancia;
  • 8 gr di lievito per dolci;
  • 3 gr di sale;
  • 3 gr di zucchero
  • olio evo per friggere;
  • scorza d’arancia o di limone o clementina;
  • vincotto di fichi, oppure miele (cliccando sul link accedi alla pagina dello shop. Ma apriamo una breve parentesi: puoi preparare cartellate al miele oppure cartellate al vino cotto, scegli tu, entrambe sono deliziose, magari puoi farne metà con il miele e metà con il vino cotto!)
  • cannella in polvere;
  • codette colorate, anisini;

Preparazione delle cartellate pugliesi

  • Per preparare le cartellate pugliesi, dovete disporre la farina a fontana, dunque aggiungervi piano piano l’olio e il vino (tenete da parte un dito di vino dove poi scioglierete il lievito). L’olio dovrà essere stato precedentemente scaldato assieme alle bucce d’agrumi, perchè ne prenda l’aroma. Poi usatelo tiepido, Formate una bella palla uniforme ed omogenea lavorando assieme, con cautela, la farina e l’olio. A parte, sciogliete il lievito nel vino. Incorporate il vino alla farina, poi lo zucchero e per ultimo il sale. Lavorate bene il tutto in modo da ottenere un impasto omogeneo e per nulla appiccicoso.
  • Avvolgete il tutto in una pellicola e mettete a riposare. Basteranno 30 minuti.  E voi direte, ma se è un dolce, basteranno solamente 3 grammi di zucchero? Sì, perchè il tocco finale di miele o vincotto li renderà dolci “per davvero”.
  • Dunque proseguiamo. Dopo la mezz’ora di riposo riprendete l’impasto e, con l’aiuto di una leggera spolverizzata di farina e di un mattarello, tirate la pasta in strisce piuttosto sottili. Potete anche usare la macchinetta per la pasta. Più sono sottili, e meglio è, perchè il risultato finale, dopo la frittura, dovrà essere friabile e croccante. Se usate la macchinetta per la pasta, partite dalla tacca numero uno sino ad arrivare alla nove. Niente paura, devono essere sottili!
  • Aiutatevi poi con una rotella dentellata e create delle losanghe dentellate, ma anche piccoli rombi o altre forme simili. La dimensione classica delle cartellate pugliesi è di circa 25 cm per 4 cm, perchè poi le arrotolerete. Dunque tagliate ed arrotolate a spirale, avendo cura di pizzicare gli ultimi due cm dei bordi per bene, in modo che in frittura non si aprano.

  • A questo punto l’ideale è far riposare le cartellate pugliesi. Dovrebbero riposare su carta forno per una notte, ma va bene anche per 5 ore circa. Trascorso il riposo, mettete a scaldare l’olio. Quando sfrigola, è pronto. Friggete dunque le vostre cartellate. Intanto che friggete, scaldate del buon miele pugliese o del vincotto di fichi a bagnomaria. Quando avete fritto le cartellate, passatele su carta da cucina in modo da fargli perdere l’olio in eccesso, e poi nel miele o nel vincotto caldo. In questo modo le sciropperete e renderete davvero irresistibili. Quando le sciroppate, passatele con cura nel miele o vincotto da ambi i lati, in modo da ricoprirle per bene.
  • Non vi resta che terminare con codette, zuccherini, anisini e una leggerissima spolverata di cannella. Potete gustarle appena fatte, ma anche nei giorni a venire. Vediamo dunque come si conservano le cartellate.

Una Curiosità sulla Forma delle Cartellate

Come detto, sappiamo poco sull’etimologia e sulla nascita delle cartellate, famosissimi dolci pugliesi dalle origini avvolte nel mistero. Tuttavia, sembra che la loro forma a rosellina rievochi in qualche modo quella delle fasce in cui era avvolto Gesù, e delle sue lenzuola. Non a caso, si tratta di un dolce classico della Vigilia di Natale. Le cartellate pugliesi, grazie alla loro forma e al loro sapore unico, rappresentano un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria pugliese.

Come si Conservano le Cartellate?

Le cartellate si conservano sul vassoio di servizio per diversi giorni. Copritele con della pellicola o riponetele dentro un’alzatina o un portatorta in vetro o plastica. Abbiate cura di coprirle da fredde, altrimenti con il loro stesso calore perderanno friabilità. Le cartellate friabili sono sempre le più buone. Un altro trucchetto: se ne preparate una dose abbondante, come mezzo kg o un kg, potete sciropparle e farcirle a più riprese, prima di servirle, per mantenere la friabilità.

Le cartellate leccesi: sono uguali a quelle baresi?

La Puglia è una regione piuttosto lunga e le tradizioni gastronomiche pugliesi sono tante. Anche per le cartellate, segreti e ricette si tramandano di famiglia in famiglia. Pertanto, non è difficile trovare delle varianti a questa ricetta, ugualmente buone. Le cartellate leccesi sono pressochè identiche a quelle baresi sopra descritte, e con lo stesso impasto potrete preparare anche i purceddhuzzi. A Taranto invece si preparano le cartellate tarantine, che sono leggermente diverse e prevedono, a volte l’uso di strutto e l’aggiunta di un uovo all’impasto.

Qual è la ricetta delle cartellate friabili?

Per avere le cartellate friabili, dunque, non dovete commettere alcuni errori. Non c’è un segreto univoco per le cartellate friabili, ma tanti piccoli accorgimenti che, con l’esperienza, acquisirete anche voi. Tra questi, friggere in olio caldissimo (caldo al punto giusto, occhio sempre al punto di fumo), non coprire le cartellate calde, non fate cumuli esageratamente alti di cartellate, sciroppatele e confettatele poco per volta se dovete prepararne davvero molte.

Dove si comprano e vendono online le cartellate pugliesi ?

Vi è piaciuto questo approfondimento sulle cartellate pugliesi, ricetta originale, trucchi, consigli di preparazione? Ci auguriamo di sì. Provate a farle anche voi: fate le cartellate pugliesi fritte, le cartellate pugliesi al forno, le cartellate pugliesi al vincotto o ancora le cartellati pugliesi al miele, ma fatele! E poi mandateci la foto.

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