La Storia della Puccia Salentina
La puccia salentina è un delizioso panino tradizionale le cui origini risalgono agli anni Settanta del Novecento. La sua nascita è piuttosto casuale: un pizzaiolo ebbe l’idea di utilizzare gli avanzi di pasta per creare delle palline schiacciate. Una volta infornate, queste palline diventavano panini tondi, ampi, piatti e quasi privi di mollica. La puccia viene tagliata orizzontalmente e farcita a volontà con una varietà di ingredienti locali, rendendola unica nel suo genere. Sul nostro shop, puoi trovare la puccia salentina pronta da riscaldare e tanti ingredienti per gustarla al meglio, come pomodori secchi, cipolle essiccate al vincotto, capocollo di Martina Franca e altre prelibatezze pugliesi.
Etimologia della Parola “Puccia”
La parola puccia ha origini affascinanti. Deriva probabilmente dal latino “buccellatum”, che significa buccellato, il tipo di pane che i legionari romani portavano con sé durante le campagne militari. Col passare del tempo, il termine si è evoluto fino a diventare puccia. Questo legame storico rende la puccia non solo un cibo gustoso, ma anche un pezzo di storia che si tramanda da generazioni.
Come Condire e Farcire la Puccia Salentina
La puccia salentina è nota per i suoi condimenti semplici e saporiti. La tradizione gastronomica salentina è famosa per essere una cucina “povera”, ma estremamente gustosa. La puccia può essere farcita con verdure grigliate di stagione come peperoni, melanzane o zucchine, pomodori, rucola fresca, formaggio locale e cipolle. Non possono mancare la cicoria lessa, un ingrediente tipico della cucina locale. Per chi desidera qualcosa di più ricco, c’è la puccia tarantina, che può essere farcita in stile fast food con hamburger e patatine o con affettati. Un’altra variante interessante è la puccia con uccelletti, farcita con mozzarelline o scamorze affumicate avvolte nella pancetta, spesso accompagnata da patatine.
La Tradizione dell’Immacolata e la Puccia Salentina
A Gallipoli, nel Salento, esiste una tradizione legata alla festa dell’Immacolata. Il 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata, si pratica il digiuno a pranzo, consumando una puccia appositamente preparata per l’occasione, che contiene mollica. Tradizionalmente, questa puccia veniva farcita con acciughe e capperi, mentre oggi si utilizza olio extravergine di oliva, tonno, formaggio svizzero e pomodori. Questo rituale è molto sentito e rappresenta un vero momento di festa per le famiglie locali.
La Puccia Uliata: Una Deliziosa Variante
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La puccia uliata, o puccia con olive, è una variante piccola e piena di olive, parente dei pizzi leccesi. Nonostante non sia una puccia nel senso tradizionale del termine, viene comunque chiamata così. A Trepuzzi, nel Salento, viene celebrata con una sagra dedicata: la sagra te la uliata, un evento imperdibile per gli amanti della cucina locale.