A San Michele Salentino, terra d’origine di questo eccezionale prodotto, lo chiamano “fica mandorlata”. Ci riferiamo al fico secco mandorlato, un fico secco essiccato farcito con una deliziosa mandorla ed aromatizzato al punto giusto con cannella, semi di finocchio e alloro. Un prodotto che, se fatto bene come lo fanno da quelle parti, può regalare al palato ed al cuore grandi soddisfazioni. Da oggi lo trovi anche nel nostro shop. Approfittane per assaggiarlo!
Mandorlato sì, ma quale fico?
Il fico secco mandorlato al quale ci riferiamo, non è proprio un fico qualunque. Dovete sapere che il fico secco mandorlato di San Michele Salentino è stato riconosciuto Prodotto Tipico Tradizionale dal Ministero delle Politiche Agricole, ed è anche Presidio Slow Food. Due riconoscimenti che sottolineano e confermano il grande prestigio e l’inconfondibile qualità di questo prodotto, che avrete modo di constatare voi stessi con un semplice assaggio.
Un cultivar davvero speciale, in un luogo ancora di più
Partiamo dal cultivar. Il cultivar dal quale si produce il fico secco mandorlato è un Dottato, detto anche Ottato, una varietà di fico di grande pregio, che si trova un pò in tutte le regioni affacciate sul bacino del Mediterraneo. Si tratta di un cultivar che dà vita ad un frutto giallo chiaro, tenero e dolce, polposo al punto giusto e perfetto per l’essiccazione. Ma non è solo la pianta ad essere buona. Anche il tipo di terreno, la sua fertilità, l’ambiente e di microclima del brindisino fanno sì che solo lì questi alberi diano vita a frutti dal gusto dalla polposità e dalla dolcezza davvero inconfondibili.
Come si preparano i fichi secchi mandorlati di San Michele Salentino
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La lavorazione dei fichi qui avviene ancora in modo tradizionale: i fichi vengono lavorati proprio come un tempo, in edifici rurali ad uso agricolo, dove aria ed umidità sono perfette per questo tipo di attività. La lavorazione dei fichi secchi mandorlati avviene in estate, nel mese di agosto. I fichi vengono tagliati a metà e poi posati su stuoie di cannicci affinchè i caldi raggi del sole li essicchino a dovere. Terminati i 5 giorni, viene collocata una mandorla tostata al centro, un seme di finocchio e una scorza di limone. Il fico viene poi richiuso, e posto in forno a bassa temperatura per un’ora.
Una volta cotti, i fichi vengono posti, ancora caldi, in vasi di ceramica o di vetro, e chiusi sotto pressione. L’indomani sono pronti per essere collocati nelle confezioni definitive. Non sono aggiunti conservanti, perchè la procedura sopra descritta garantisce una perfetta conservabilità del prodotto, integro e saporito, per oltre un anno.
Inoltre potete trovare sul nostro sito la ricetta di come fare i fichi secchi e del vincotto di fichi.
Acquista oggi stesso i fichi secchi mandorlati ed assapora tutto l’aroma ed il sapore di un prodotto lavorato ancora oggi come un tempo, essiccato in modo naturale sotto i caldi raggi del sole del Salento, farcito, preparato e confezionato a mano con amore e pazienza.