Molti di noi conoscono il Salento come patria d’origine del famoso “oro verde”, ovvero l’olio extravergine d’oliva, prezioso nettare di salute, indispensabile per mantenere pulite le nostre arterie e, più in generale per il benessere del nostro organismo. Ma forse non tutti sanno che il Salento è patria anche di un altro oro, quello rosso. Ci riferiamo allo zafferano, spezia antichissima, nota in Asia Minore già milioni di anni fa, amata, apprezzata ed usata da Greci, Romani e Fenici. In Europa, sebbene noto sin dall’epoca romana antica, lo zafferano si affermò prepotentemente dopo l’invasione della Spagna per mano degli Arabi, che avvenne a partire dal 711 d.C. Gli Arabi, chiamavano lo zafferano Azafràn, dove A rappresenta, in lingua araba, l’articolo determinativo. Di qui, il nome Zafferano.
Una spezia con una storia antichissima
Nel corso della storia, lo zafferano trovò diverse occasioni d’uso, sia in campo medico che alimentare, che cosmetico e persino religioso. I Babilonesi lo usavano come colorante, per tingere il cuoio e i tessuti; nell’antico Egitto, lo zafferano trovò impiego come tintura di abiti e toghe per uso religioso e come unguento balsamico per tingere le bende delle mummie; anche in Persia, lo si usava per la tintura dei tessuti.
Gli antichi Romani usavano tingere con lo zafferano i veli delle spose, usanza che poi rimase in auge sino al Medioevo inoltrato. A proposito di Medioevo, lo zafferano trovò largo uso anche come medicina in occasione delle pestilenze.
E non solo: come testimonia Ovidio nella sua Ars Amatoria, veniva considerato anche come “spezia dell’amore”, per il suo potere afrodisiaco; non ultimo, poichè favorisce l’afflusso di sangue alla zona pelvica, veniva anche usato come abortivo. Anche l’uso cosmetico è ampiamente documentato nell’arco di tutta la storia antica: per citarne una fra tutte, Cleopatra si serviva dello zafferano per dare luce e colore al viso.
Sin dall’epoca romana, lo zafferano veniva ampiamente usato anche in cucina, per insaporire carni quali selvaggina e pollami. Lo si usava anche per insaporire ed aromatizzare i vini. Le famiglie benestanti amavano che si usasse lo zafferano per la preparazione delle pietanze, e facevano a gara per avere a servizio i cuochi più abili nell’uso di questa pregiata spezia.
Lo zafferano oggi
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Ancora oggi lo zafferano trova ampio impiego sia nel settore cosmetico che, naturalmente, in quello culinario. La maggior parte dello zafferano che trovate oggi in commercio presso la grande distribuzione organizzata proviene dall’Iran. Da lì arriva uno zafferano di buona qualità, spesso venduto in polvere. La riduzione in polvere degli stimmi fa sì che vengano perse buona parte delle proprietà organolettiche dello zafferano, che invece vengono preservate se il prodotto viene conservato integro. Inoltre, se acquistate zafferano in polvere, fate attenzione perchè potrebbe essere mischiato ad altre spezie: se è particolarmente economico, ecco spiegato il motivo.
Oggi noi vi proponiamo uno squisito zafferano in pistilli in edizione davvero limitata ed esclusiva, vista l’eccezionale qualità del nostro prodotto e vista la perizia, lo sforzo e la pazienza che occorrono per ottenere un prodotto all’altezza delle nostre aspettative. Per darvi un’idea dello sforzo che occorre per ottenere un prodotto di ottima qualità, vi diciamo che per ottenere 1 kg di pistilli di zafferano occorrono 100mila fiori! E non solo: la raccolta dei fiori e la separazione degli stimmi dai fiori avvengono esclusivamente a mano.
Proprietà nutrizionali dello zafferano
Lo zafferano offre un ottimo apporto di carotenoidi, zeaxantina e licopene, ottimi per la salute della pelle, degli annessi cutanei e dell’apparato visivo. Questi elementi sono anche quelli che gli conferiscono quel meraviglioso colore giallo-oro. A livello di proprietà, lo zafferano è ottimo per ristabilire il tono dell’umore, ed è dunque spesso usato come antidepressivo naturale. Come accennato sopra, sembra anche che lo zafferano abbia un potere afrodisiaco, e sia ottimo anche per contrastare la sindrome premestruale. Infine, è un eccezionale antitumorale, perchè ricco di antiossidanti.
L’importante è non esagerare: non ingerite più di un grammo a persona di zafferano, potreste avere effetti opposti a quelli descritti, ritrovandovi ad aver a che far con nausea e vomito.
Come usare e conservare lo zafferano
I pistilli di zafferano vanno fatti rinvenire in acqua calda, cosicchè le proprietà organolettiche si liberino in modo naturale. Non è una spezia che richiede cottura, dunque la potete tranquillamente aggiungere alla fine della vostra preparazione. In Europa, lo zafferano è ingrediente principe del risotto alla milanese e della paella.
Ricordatevi di conservare i vostri pistilli in luogo buio, magari in un barattolo, perchè temono la luce.
Il nostro Zafferano
Lo zafferano che qui sul nostro shop ti proponiamo è venduto in pistilli, coltivato con cura ed amore e lavorato interamente a mano. Lo zafferano è un prodotto dall’associazione culturale Nerò che ha ampiamente ed approfonditamente ricercato e studiato le origini che legano questo prodotto al territorio salentino.