“Un casinò in ogni Comune”, potrebbe essere riassunta così la proposta del Ministro del Turismo Maria Vittoria Brambilla che – crisi di Governo permettendo – dovrebbe tornare nell’agenda del Parlamento tra settembre ed ottobre.
Creata con l’obiettivo di incrementare il turismo legato al gioco, specialmente a quello del poker che continua a raccogliere un successo incredibile, la proposta della Brambilla prevede la possibilità di aprire sale di casinò in tutti gli alberghi a cinque stelle d’Italia, rompendo quindi il monopolio delle sale autorizzate di Campione, St. Vincent, Venezia e Sanremo.
La proposta andrebbe in controtendenza rispetto alle recenti azioni del Governo, che di recente ha attirato su di sé diverse critiche da parte dei giocatori per aver ordinato la chiusura dei circoli di texas hold’em. Nonostante la fiducia espressa dal Ministro, però, l’idea di aumentare il numero dei casinò in Italia non ha trovato l’appoggio della FederAlberghi né della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, che hanno sottolineato come non si possa pensare di risanare le casse dello Stato con l’aperura dei casinò al posto di puntare sul patrimonio culturale nazionale.
Secondo cifre presentate dalla FIPE, inoltre, il turismo dei casinò non sarebbe in grado di portare all’intero settore del turismo italiano un beneficio superiore allo 0.5% e questo dovrebbe essere considerato come sufficente per abbandonare la proposta di legge.
Senza dubbio la questione dei casinò sarà destinata a far parlare di sé per i prossimi mesi e, proprio per questo, vi chiediamo la vostra opinione: siete favorevoli o contrari all’apertura di sale da casinò in Puglia?