Uliveto

La vicenda della xylella in Puglia

La questione della xylella fastidiosa continua a tenere banco, seppure forse facendo meno rumore rispetto ai mesi precedenti, nella nostra regione: la scoperta infatti di tre nuovi focolai dell’epidemia, con un totale di sette esemplari toccati, avvenuta nell’area di Torchiarolo, non ha richiesto tuttavia un intervento deciso e marcato quanto quello di Oria, con il mantenimento dell’attuale zona cuscinetto. Va detto che, ad oggi, sono 28 i luoghi che sono stati mappati – in Puglia – per la presenza di ulivi contagiati dalla xylella.

L’UE: la questione della xylella è seria

Proprio in questi ultimi giorni, la commissione europea si è espressa nuovamente sulla questione della xylella, rispondendo alla Peacelink di Taranto, indicando come al momento, non sia possibile applicare una moratoria alle misure richieste per cercare di combattere l’avanzata dell’epidemia, che le istituzioni europee giudicano seria, e che quindi sia necessario rispondere alla stessa agendo nel rispetto della direttiva 2000/29/EC, dove in sostanza i paesi devono adoperarsi in tutti i modi possibili per eliminarne la presenza ed arrestarne la diffusione.

Sempre secondo la commissione, al di là degli sforzi congiunti per promuovere la ricerca di una soluzione scientifica al problema, e la messa in campo di tutte le misure ad hoc, non è possibile per contro far ricorso ad altri sistemi per contenere lo sviluppo dell’epidemia. Dal canto suo, Peacelink ribadisce che le autorità italiane, non si siano voluti mostrare al commissario europeo competente i risultati ottenuti con la guarigione di alcuni esemplari, né tantomeno gli esperimenti, limitandosi a constatare i danni del disseccamento di tutti gli esemplari nelle aree più toccate, quasi per convincere che l’unica soluzione adottabile sia quella del taglio…

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