Xylella: il punto della situazione sull’emergenza
Dopo una breve pausa dal fronte dell’emergenza xylella fastidiosa, eccoci amiche ed amici della Puglia a parlare ancora una volta di quelli che sono gli ultimi sviluppi di una vicenda che tiene banco da tempo, ma per la quale non sembra al momento esserci una soluzione condivisa. Dopo gli sviluppi in sede comunitaria, che sostanzialmente hanno ribadito la linea della prevenzione attraverso l’estirpazione preventiva e le zone cuscinetto, ora, il mistero delle politiche agricole ha emesso un decreto che rende esecutiva la decisione della commissione europea.
Le misure del nuovo decreto contro la xylella
Tra le nuove misure che entrano a far parte dell’arsenale legislativo contro l’emergenza, si trova prima di tutto il bando delle importazioni di vegetali che provengano da Honduras o Costa Rica, ad esclusione dei semi del caffè, cui si affianca anche un monitoraggio attivo alle dogane per i traffici commerciali di vegetali provenienti da aree in cui è certa la presenza della xylella, prevedendo la possibilità di importazione solo in presenza di certificati adeguati.
A ciò, si aggiungono anche le ispezioni e i controlli su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di individuare eventuali potenziali focolai di propagazione della xylella, per circoscrivere i rischi ambientali ed agricoli. Un’altra misura è quella delle zone cuscinetto attorno a quelle infette: la superficie dovrà essere di almeno 10 km. Infine, per la zona di Lecce, sono state introdotte misure ad hoc, come l’estirpazione delle piante erbacee spontanee, utile per eliminare le larve dell’insetto, soprattutto nel periodo invernale, con interventi di natura fitosanitaria, con monitoraggi entro 100 metri dalla pianta considerata infetta.