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Le torri salentine proteggeranno il mare

Il delicato e preziosissimo ecosistema marino di tanti tratti di mare in Puglia, è una vera e propria risorsa non soltanto per la natura e la qualità di vita delle persone, bensì, è anche meta turistica privilegiata da coloro i quali vogliano conoscere meglio i gioielli della nostra regione: proteggere tutto ciò, è quindi un vero e proprio dovere per chi amministra il territorio, ed ora, per esempio, nel caso dell’Area Marina Protetta dello Ionio il patrimonio storico verrà dotato di soluzioni tecnologiche moderne, come i radar, per vigilare sullo stato di salute del mare per diverse miglia.

Il gioiello naturalistico di Porto Cesareo da tutelare

Non si può negare che, tra le meraviglie di questo luogo naturalistico, in modo particolare ad essere osservata speciale è l’area di fronte a Nardò, quella di Porto Cesareo: e far acquisire nuovamente il ruolo di baluardi per la conservazione del territorio, quasi come delle vedette, a queste torri costruite diversi secoli fa, non può che essere un’iniziativa apprezzabile da tutti coloro i quali desiderino valorizzare quanto presente in loco, mantenendo un occhio vigile su un litorale che deve essere assolutamente preservato da qualunque tipo di minaccia o problematica.

Le torri coinvolte nel progetto, sono quelle di Torre Lapillo, Torre Chianca, Torre Cesarea, Torre Squillace, Torre di Sant’Isidoro e Torre Inserraglio, che crearanno in questo senso un vero e proprio scudo per individuare e registrare qualunque tipo di infrazione, in modo particolare, per quanto riguarda l’accesso di imbarcazioni, o ancora, attività di pesca non autorizzate, eventuali abusi di tipo edilizio, o ancora, eventuali incendi ed altre attività criminali. L’intera operazione è stata possibile anche grazie all’erogazione di un contributo europeo.

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