Un nuovo aggiornamento sulla Xylella fastidiosa
Nonostante le proteste e le mobilitazioni di cittadini, ambientalisti ed associazioni, gli abbattimenti di ulivi sono ripresi in Salento, nel segno della strategia per prevenire l’allargamento dell’emergenza xylella in altre aree della nostra regione. Nonostante tutto, però, le organizzazioni ambientaliste sono sempre pronte a dare battaglia, in modo particolare a Veglie, che sarà toccata da nuove estirpazioni di ulivi, considerando come l’area attorno ad Oria sia sempre più interessata da interventi di questa natura, previsti nei piani di contenimento dell’avanzata della mosca.
Tra la class action contro la regione e gli investimenti in ricerca
La regione si trova quindi nel mezzo, da una parte pronta ad essere oggetto di una class action dei cittadini contro l’inerzia dimostrata nella gestione dell’emergenza xylella, che mira sostanzialmente a far ottenere alla cittadinanza dei risarcimenti per i danni patiti dagli stessi coltivatori pugliesi. D’altro canto, le istituzioni regionali hanno erogato due milioni a favore della ricerca per tentare di contenere l’avanzata della xylella, agendo sostanzialmente attraverso una serie di attività di ricerca e sperimentazione, che coinvolgano il maggior numero di operatori del settore.
Preservare il settore dell’olivicoltura della Puglia
Secondo la stessa regione, l’istituzione di un parco della ricerca – così è stato ribatezzata l’iniziativa a favore della ricerca di una soluzione sul terreno contro l’avanzata della xylella – è volta prima di tutto a preservare il settore dell’olivicoltura nella nostra regione. In effetti, la perdita di biodiversità, di patrimonio naturale, di attività economiche ecosostenibil e i potenziali sviluppi speculativi immobiliari che potrebbero nascere in seguito all’estirpazione di vaste aree di vegetazione, sono tutti interrogativi molto importanti per il futuro della Puglia…