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La Xylella: la situazione e gli interventi previsti

Il tema dell’epidemia di Xylella fastidiosa in Puglia, che ha inquietato – e continua ad inquietare – le popolazioni delle aree toccate da questo fenomeno, è sempre al centro del dibattito regionale, proprio perché il territorio toccato cresce sempre di più in termini di superficie, e tra le risposte messe sul tavolo, ci sono interventi che mirano da una parte all’espianto di un buon numero di ulivi giudicati compromessi, o ancora, l’utilizzo massiccio di pesticidi. Il tutto, senza dimenticarsi che la Puglia è la prima regione italiana per la produzione di olio evo: un primato che va tutelato in ogni modo.

L’Europa: procedere per evitare contagi in altri paesi membri

Le istituzioni europee, dal punto di vista delle misure di contrasto da applicare, puntano prima di tutto a circoscrivere la diffusione del problema, limitando la contaminazione ambientale, giacché altri paesi europei richiedono già sin d’ora che si proceda ad espiantare tutti gli ulivi toccati dal problema, ben oltre quanto previsto dal ministero. Ad essere interessata dall’intervento, dovrebbe quindi essere un’area di ben 750 chilometri quadri, compresa tra Adriatico e Ionio, come lo stesso commissario per la gestione dell’emergenza ha comunicato di recente. Queste previsioni si concretizzeranno? Se sì, entro quanto tempo e, soprattutto, riusciranno queste misure a fermare l’avanzata dell’epidemia?

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