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La raffineria ENI di Taranto sarà ingrandita

Dopo aver fatto parlare di sé a lungo per le questione dell’acciaieria Ilva, con tutti i suoi strascichi giudiziari, la città pugliese di Taranto torna sotto i riflettori di tutto il paese in seguito ad una notizia che è destinata a far discutere e non poco i cittadini: la presenza dell’ENI, con la sua raffineria, si amplierà nel corso dei prossimi anni, giacché il progetto Tempra Rossa verrà realizzato. Dopo la Regione, infatti, anche il Governo ha dato il suo preavviso positivo alla realizzazione di quest’opera e, siccome il parere del Comune non è di natura vincolante, sebbene si sia espresso a contrario, il progetto potrà essere realizzato.

Per Taranto solo inquinamento ma non lavoro

La città di Taranto, ancora una volta, non otterrà un congruo “risarcimento” per quello che si prospetta come un incremento delle emissioni inquinanti: i piani, infatti, non celano in alcun modo quello che è l’incremento potenziale dell’inquinamento, mentre che, non mettono per contro in evidenza delle opportunità di occupazioni sul lungo termine, con il risultato che la città potrebbe diventare nel corso del tempo ancor più inquinata di oggi. Così, dopo il no del consiglio comunale di Taranto, espresso il 14 luglio, il 17 luglio è arrivato invece il nullaosta da parte del ministero dell’ambiente, dello sviluppo economico e persino dalla Regione… Vedremo, quindi, come lo stoccaggio e la spedizione del petrolio derivante da Tempa Rossa, in Basilicata, potrà avere conseguenze future per il territorio: vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

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