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Ryanair e la Puglia: un’occasione per il turismo?

Puntare sull’aereo per facilitare il raggiungimento della Puglia da parte dei turisti – anche in seguito alle politiche poco chiare di Trenitalia per quanto riguarda i collegamenti (con tagli sul numero dei convogli) verso la nostra regione – almeno a prima vista potrebbe sembrare una scelta vincente: e così, Ryanair si è trovata ad ottenere circa un milione di euro ogni mese da parte delle istituzioni regionali, le quali hanno intravisto in questi servizi di una compagnia low cost tanto popolare, un veicolo per promuovere il turismo in arrivo dall’estero, anche se i numeri al riguardo indicano tutt’altro quadro, all’opposto di quanto aspettato dalla regione.

Puglia e Ryanair: sugli aerei viaggiano i pugliesi e non i turisti

Ad osservare i dati statistici che riguardano l’occupazione degli aerei, però, il numero dei passeggeri stranieri è molto esiguo rispetto a quello degli italiani (leggasi pugliesi) – e questo anche in ragione del fatto che i voli sembrano essere pensati più che altro per permettere di spostarsi dalla Puglia verso destinazioni turistiche altrettanto rilevanti, con il risultato che in realtà ad essere promosso non è il turismo verso la nostra regione, bensì, in partenza verso altri lidi… Del resto la comunicazione adottata per portare turisti in Puglia (Road Show Puglia) è limitata spesso a location potenzialmente interessanti, però non collegate con voli Ryanair. Perché continuare quindi ad offrire agevolazioni con lo scopo dichiarato di importare turisti, se poi invece se ne esportano?

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