La Regione si “dimentica” di una parte di Porto Selvaggio
Porto Selvaggio è certamente uno dei più bei luoghi del Salento e di tutta la Puglia, considerando che gran parte di questa zona di territorio è stata considerata un’area naturale degna di tutela: nell’istituire questo patrimonio naturalistico, però, la Regione ha commesso un errore che – ora – potrebbe costare veramente caro alla collettività. In effetti, per alcuni terreni il processo di esproprio non è mai stato portato a compimento e, di conseguenza, ora queste porzioni di territorio potrebbero tornare ai legittimi proprietari o, in alternativa, dovrebbero essere acquistati con tanto di indennizzo a favore dei proprietari.
Due mesi per decidere il destino di due ettari di Porto Selvaggio
La storia di Porto Selvaggio coincide per tanti aspetti con quella di Renata Fonte, assessore del Comune di Nardò che si batté a favore della conservazione di questi tratti di paesaggio, impedendo la realizzazione di una speculazione edilizia: alla fine, questa donna venne uccisa esattamente ventinove anni fa. Ora, soltanto due mesi separano la conclusione di una lunga storia: il TAR di Lecce ha infatti intimato alla Regione di dover rispondere entro due mesi ai proprietari dei due ettari di terra. O verranno acquistati o saranno resi ai legittimi proprietari: quale sarà il destino di questa area?