Le erbe spontanee commestibili o eduli fanno parte del patrimonio gastronomico dell’uomo da tempo immemore. La pratica della loro raccolta era molto comune anche nella preistoria e lo è rimasta per tutta la storia sino ad oggi, in particolar modo durante i periodi di carestia e durante le guerre. In tempi recenti, la riscoperta di un tipo di alimentazione capace di offrire un sano e saporito ritorno alle origini ha spinto molte persone ad avventurarsi nelle campagne alla ricerca delle erbe spontanee offerte generosamente da madre natura. Ma come riconoscerle? Diamo subito qualche consiglio.
Perchè raccogliere le erbe spontanee
Come accennato, la voglia di raccogliere le erbe spontanee può scaturire dal desiderio di ritornare ai sapori di un tempo e di una alimentazione più genuina, ma anche ecosostenibile, del tutto naturale e capace di rispettare la stagionalità. Niente costi aggiuntivi, niente logistica, niente plastica inutile, ma solo natura e salute del piatto. Praticamente a costo zero. E il fenomeno è così diffuso che ha anche assunto un nome: foraging.
Inoltre, si tenga presente che le erbe spontanee hanno moltissime proprietà benefiche per il nostro organismo. Pensate che esiste una scienza, chiamata alimurgia, che studia e classifica proprio le erbe commestibili. Una scienza che risale addirittura al Settecento. Ma veniamo a noi e scopriamo come riconoscere le erbe spontanee e come raccoglierle.
Come riconoscere le erbe spontanee
Come si raccolgono le erbe spontanee? Come si riconoscono? La domanda è più che leggittima perchè se é bello trovarle nel piatto, non sempre è facile riconoscerle e identificarle. E si rischia di portare a casa e cucinare qualcosa di sgradito o sgradevole. Attenzione quindi ad effettuare la raccolta nella giusta stagionalità della pianta e con attenzione. Di seguito qualche consiglio.
- affidatevi a libri specializzati nelle piante spontanee ed osservate le immagini con attenzione
- oppure chiedete consiglio ad un esperto, al quale potete chiedere di accompagnarvi per le prime volte
- raccogliete la pianta solamente se siete ben sicuri che sia quella che state cercando. Nel dubbio, non raccoglietela
- non raccogliete la pianta con le radici: lasciare le radici nella terra consente all’ecosistema di non essere compromesso ed alla pianta di germogliare nuovamente
Quali sono le erbe spontanee più comuni e gustose da raccogliere
- tarassaco
- cicoria selvatica
- malva
- portulaca
- borragine
- equiseto
- betulla
- artemisia
- assenzio
- fiordaliso
- elicriso
- papavero o paparina
- ortica
- cardo mariano
Si tenga poi presente che ciascuna pianta ha una sua stagionalità, che va naturalmente rispettata. In generale, si raccolgono:
- radici e cortecce in inverno
- foglie in primavera
- fiori in estate
Erbe spontanee in vendita online su La Terra di Puglia
Prodotti correlati Shop Laterradipuglia
Infine, vi ricordiamo che La Terra di Puglia raccoglie e prepara per voi la paparina selvatica secondo la ricetta della tradizione. Si tratta della foglia della pianta del papavero, raccolta e lavorata da mani esperte, e poi cotta secondo la ricetta della tradizione salentina, con l’aggiunta, proprio come da tradizione appunto, di una manciata di deliziose olive celline.
Non esitare e provale oggi stesso anche tu: sono tra le erbe spontanee commestibili più amate e gradite del Salento!