Non è raro sentir parlare fuori regione di frisa salentina o di friselle pugliesi e di finire per pensare che siano la stessa cosa. In realtà le frise e le friselle sono due prodotti tipici pugliesi davvero differenti tra di loro. Scopriamo allora la differenza tra frise e friselle.
Cos’è la frisa Salentina
La frisa salentina è una vera e propria istituzione da quelle parti cosi come nelle abitazioni di molti salentini emigrati all’estero. Che non mancano mai di portare in tavola tutta la bontà e la straordinaria semplicità di questo prodotto tipico del Salento. La frisa salentina o frisa del Salento è una sorta di mezzo panetto di grano essiccato, pronto ad essere bagnato con acqua, fatto rinvenire e condito a piacimento. Una sorta di pane secco a lunga conservazione insomma, che i contadini del Salento usavano portare con sè durante le lunghe giornate di lavoro nei campi, per organizzarsi un pranzo veloce e gustoso in qualunque momento della giornata.
La frisa salentina ha valicato i confini del tempo e dello spazio ed è diventata un grande classico delle cene estive in famiglia, in Salento e non solo. Cene sotto il segno della bontà e della poca spesa. Come si suol dire, minima spesa e massima resa, e nel caso della frisa del Salento questo è più vero che mai. Immaginate dunque la frisa, di grano o di orzo, come volete voi, messa a bagno in acqua e poi condita con tanta fantasia e tanto gusto: sottoli pugliesi, lampascioni sott’olio, pomodori secchi fatti in casa, tonno, capperi, salumi, giardiniera fresca, pomodori maturi ovviamente e molto molto altro.
Cosa sono le friselle pugliesi
Al contrario della frisa salentina, le friselle pugliesi sono un prodotto ben diverso. Più piccolo, meno duro, più fragrante. La differenza sotanziale tra le friselle pugliesi e la frisa salentino è che le friselle non si bagnano. Niente acqua, niente sponza frise. Le friselle pugliesi sono buone da sgranocchiare cosi come sono oppure da condire senza previo ammollo. Potete, per esempio, tagliare a dadolata piccola dei pomodori freschi, condirli con olio e sale e poi guarnire le friselle. L’acqua rilasciata naturalmente dai pomodori, in aggiunta all’olio, ammorbidirà le friselle quel poco che basta per renderle gradevoli al palato. Ma non è nemmeno necessario ammorbidirle: le friselle pugliesi sono perfette anche per accogliere un generoso strato di patè del Salento. O, ancora, si possono sgranocchiare così come sono, come dei deliziosi snack pugliesi pronti da mangiare, proprio come fossero dei taralli!