grotta della poesia - LaTerraDiPuglia
La grotta della poesia è una stupenda piscina naturale nei pressi di Otranto

Trekking in Salento: cosa aspettarsi? Scogliere suggestive che si immergono come creature ancestrali nel mare blu, scorci di mare che si perde a vista d’occhio verso un orizzonte intriso di mistero, macchia mediterranea selvaggia e dal profumo inconfondibile. Siamo in un tratto di costa che da Torre Sant’Andrea conduce verso sud alla scoperta di una passeggiata di circa 5 km tra natura e storia. 

Partiamo dunque da torre S.Andrea per questa passeggiata virtuale che ci condurrà sino a Torre Specchia Ruggeri. Siamo nel comune di Melendugno ed abbiamo lasciato alle nostre spalle il piccolo borgo marinaro di Torre Sant’Andrea. Superate le Due Sorelle, uno degli angoli di Salento forse maggiormente immortalati dai viaggiatori, si prosegue attraversando la Spiaggia di Torre dell’Orso. Se è piena estate, la troverete sicuramente molto affollata.

Le due sorelle, torre dell'Orso - Laterradipuglia.it

Risalite dunque la scala vicino alla torre ed attraversate il centro abitato sempre tenendovi sulla costa. Proseguite verso sud. Dopo poche centinaia di metri, scorgerete già davanti a voi Torre Roca (i resti) e la famosa Grotta della Poesia.

Trekking in Salento: la grotta della Poesia

La Grotta della Poesia, alla quale abbiamo già dedicato diversi approfondimenti sulle pagine di questo magazine, è un luogo davvero unico nel suo genere. Si tratta di una grande conca naturale, piena d’acqua, dove un tempo era possibile fare un bagno indimenticabile. E’ collegata al mare aperto da un passaggio che si può percorrere a nuoto. Ed è altresì collegata ad un’altra conca, più piccola ma non balneabile, chiamata Poesia Piccola. Oggi fare il bagno presso la Grotta della Poesia è vietato. D’altronde, le pareti della grotta recano preziosissime incisioni che l’uomo ha lasciato nella preistoria. Con un costo davvero esiguo, (3 euro) potrete accedere all’area ed ammirarla il tutto il suo splendore.

La Poesia Piccola è ancor più importante e preziosa dal punto di vista storico ed archeologico. Pensate che essa era il tempio naturale di un dio messapico, Thator Andirahas. Una divinità dal potere salvifico che i Messapi assimilavano a questo luogo in quanto proprio qui c’era una fonte d’acqua dolce (non a caso Poesia non significa componimento poetico in versi, ma deriva dal greco antico e significa appunto “acqua dolce”).  I 600 mq di pareti di questo luogo sono pressoché interamente coperti di iscrizioni messapiche.

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Verso Torre Roca, prosegue il nostro trekking in Salento

A due passi dalla Grotta della Poesia sorge una chiesetta che ancora oggi è meta di pellegrinaggio da parte degli abitanti di Melendugno, Vernole e Calimera. Si prosegue poi la passeggiata costeggiando quel che resta del castello di Roca Vecchia. Un cantiere non accessibile, recintato, al quale in realtà accedono solamente gli archeologi e le visite guidate.

Gli archeologi hanno individuato in quest’area resti e ruderi di imponenti edifici di epoca Medioevale. Non a caso, Roca significa città diroccata. Anzi, non una. Secondo gli archeologi, furono ben 3 le città edificate e distrutte a più riprese in epoca medioevale in questa zona. Chi le avrà distrutte o abbandonate? Forse questa storia ha a che fare con le continue aggressioni e razzie ad opera dei Turchi?

roca vecchia - Laterradipuglia.it

Ma non solo. Negli strati più profondi del terreno, gli archeologi hanno trovato resti di civiltà ed insediamenti risalenti alla Preistoria. Dunque capirete che il vostro trekking in Salento vi ha portato in un luogo che ha visto genti, storie e vicende sin dalla notte dei tempi.

Una città medioevale affacciata sul mare

Stando a quanto affermano gli archeologi, la città che qui sorgeva aveva mure lunghe 1400 metri costruite per difendere la città dalla terraferma. E non dal mare! Lo spessore era di circa 3 metri ed erano costruite con blocchi di pietra calcarea locale. Roca fu abitata anche in età ellenistica e poi in età romana. E poi, nel XIV secolo, grazie a Gualtieri VI di Brienne, visse un periodo vivace e florido.

Ma come accennato sopra, nel 1480 fu assalita e depredata dai Turchi. La città fu abbattuta e gli abitanti si rifugiarono nell’entroterra. Ora che conoscete questa storia, proseguite con il vostro trekking in Salento in riva al mare passeggiando sulla scogliera di Roca. Superate la zona abitata e giungete presso la spiaggia a ridosso del Centro di accoglienza Regina Pacis. Superatelo e raggiungete San Foca. Camminate in riva al mare, uscite dal centro abitato e raggiungete la vostra meta: Torre Specchia Ruggeri. La vostra passeggiata termina qui. Avete percorso 5 km tra storia e natura. Davanti a voi, l’Oasi delle Cesine. Ma vi ci “accompagneremo” virtualmente un’altra volta.