Presepe di sagome, antiche e pregiate sculture antiche che rivivono a San Marco in Lamis
Il presepe di sagome di San Marco in Lamis è una proposta natalizia di sicuro interesse che ci porta a rinsaldare il legame con il territorio ed a ricordare da dove veniamo. Quella delle sagome non è difatti un’invenzione moderna ma è piuttosto un rito che si compie, potremmo quasi affermare, da tempo immemore. E allora vediamo insieme cos’è questo presepe di sagome, in cosa consiste, dove vederlo e qual è la sua storia.
Come sapete non v’è paesino italiano o pugliese dove durante il periodo Natalizio non si allestisse un bellissimo presepe della tradizione. Le statue a tuttotondo non erano facili da reperire, erano costose e non sempre in paese si disponeva di uno scultore. Tant’è che forse non tutti sanno che in molte occasioni si ricorreva a semplici – ma molto belle – sagome bidimensionali.
Presepe di sagome: bello, antico e oggi restaurato per noi
Le sagome dipinte o bidimensionali si utilizzavano poi in diverse occasioni. Se durante le festività natalizie potevano dar vita a splendidi presepi, durante altre festività religiose diventavano protagoniste in altro modo. Pensate, i cantastorie ambulanti le usavano per dar vita a storie a tema religioso ma non solo. A volte usavano dei teli di grandi dimensioni, un po’ come si faceva con le antiche paratie pugliesi (che poi sono diventate luminarie), altre volte le sagome. Non c’era limite all’inventiva umana quando i mezzi erano esigui.
Nel suggestivo paese di San Marco in Lamis il presepe è dunque realizzato con sagome antiche. Proprio quelle di un tempo, recuperate da alcune tra le più belle chiese del paese ed opportunamente restaurate. Gli esperti ritengono che, in particolare, le sagome di S. Maria delle Grazie siano state realizzate dal pittore milanese Natale Penati, autore anche degli affreschi della chiesa.
Tante figure della tradizione in questo presepe che narra una storia antica come il mondo
Tra le sagome abilmente recuperate da storici ed esperti d’arte sanmarchesi figurano anche Santa Elisabetta, Santa Margherita, Santa Nastasjia, il pastore o pastorella Vuggenjia, e poi ancora immancabili gli zampognari foggiani e le zingare. Un popolo vasto e variegato pronto a stupire ed intrattenere i visitatori giunti da ogni dove.
Oltre all’esposizione delle antiche sagome sotto forma di presepe, non mancheranno anche momenti dedicati all’enogastronomia, con le immancabili screpedde pronte a riscaldare il cuore e il palato dei presenti. Vi ricordiamo che il presepe è allestito nel centro storico del paese e non c’è alcun biglietto di ingresso.
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