Sulle pagine di questo sito abbiamo spesso ribadito che tutti i prodotti proposti da La Terra Di Puglia sono 100% pugliesi, provenienti da materie prime coltivate, raccolte e lavorate in loco, senza aggiunta d’altro e senza uso di chimica di sorta. L’abbiamo forse ripetuto, a volte, fino allo sfinimento, finendo col sembrare pedanti e noiosi. Ma a giudicare dalla notizia che stiamo per riportarvi (e che ci allarma non poco), ne avevamo ben donde! Sì, perché oggi a Livorno i Carabinieri appartenenti al Comando per la Tutela Agroalimentare hanno provveduto al sequestro di 4475 tonnellate di passata di pomodoro a marchio Petti spacciato come italiano ma in realtà prodotto a partire da materia prima proveniente dall’estero. Un fatto di una gravità a nostro avviso inaudita, scandaloso, poco rispettoso dell’intelligenza e della fiducia del consumatore e in ultimo lesivo del marchio Made In Italy. Vediamo dunque com’è andata nel dettaglio.
Chi è Petti
Petti è un’azienda agroalimentare quotata in borsa con sede a Livorno, che da sempre ha fatto del made in Italy e del prodotto autoctono il suo cavallo di battaglia, raccogliendo l’approvazione di tanti consumatori non solo in Toscana ma anche ben al di fuori della regione. Un’azienda la cui storia affonda le sue radici nei primi del Novecento, e che vanta una lunga serie di certificazioni a riprova del grande impegno sul fronte della qualità e dell’autenticità del prodotto. Passate di pomodoro di prim’ordine, dunque, quelle che l’azienda ha sempre vantato di immettere sul mercato tanto italiano quanto estero.
Lo “scivolone” di oggi
E’ notizia dunque di oggi che i Carabinieri di Livorno hanno sequestrato oltre 4mila tonnellate di passate di pomodoro Petti etichettate come “100% toscano” contenenti, al contrario, materia prima per la maggior parte proveniente dall’estero – extra UE, per la precisione – miscelata con una modesta quantità di pomodoro italiano. Tra i prodotti sequestrati bottiglie e lattine, ma anche semilavorati in fusti e bidoni, oltre, ovviamente, a tutti i documenti amministrativi, contabili e di laboratorio. Il reato del quale 7 persone dovranno dunque rispondere è quello di concorso in frode in commercio.
Accertate anche alcune violazioni di natura ambientale
Al poco rispetto che l’azienda ha dimostrato verso i suoi consumatori, si viene ad aggiungere anche quello che è mancato nei confronti dell’ambiente. I Carabinieri hanno altresì accertato alcune violazioni di natura ambientale perpetrate presso lo stabilimento produttivo di Venturina Terme. Sembra infatti che l’azienda abbia edificato un nuovo capannone ampio 4mila metri quadrati senza la necessaria concessione edilizia. Di male in peggio, insomma.
La Terra di Puglia: prodotti autenticamente pugliesi, prezzo giusto, rispetto per l’ambiente e soprattutto per il cliente
Dunque, perdonateci se ripetiamo al limite della pedanteria che La Terra di Puglia propone una vasta gamma di prodotti autenticamente pugliesi, prodotti nel pieno rispetto dei cicli naturali e delle stagioni, dell’ambiente, tramite materie prime coltivate e lavorate in loco, senza trucco e senza inganno. E perdonateci se non ci stanchiamo mai di ripetervi che le etichette vanno sempre lette molto bene, che è importante diffidare di prezzi troppo bassi (pratica non infrequente specie nella GDO) e che è fondamentale lasciarsi guidare dal palato. La grande famiglia de La Terra di Puglia cresce ogni giorno di più, a riprova che i nostri clienti credono nel nostro prodotto e sanno che nessuno, sulle pagine di questo sito, racconterà mai “fischi per fiaschi”.