Come tutti sappiamo, i pomodori sono in qualche modo il simbolo dell’italianità e non v’è giorno in cui, a crudo o all’interno di qualche irresistibile ricetta, non facciano capolino sulle nostre tavole. La Puglia in questo senso riveste un ruolo da vera protagonista in quanto è una delle regioni che produce ogni anno il maggior numero di pomodori di tutto il nostro bel paese.
A tal punto che sono innumerevoli i camion carichi di pomodori che ogni estate viaggiano dalla Puglia verso le altre regioni (in primis la Campania), che li acquistano per trasformarli e rivenderli. Entriamo oggi nel merito dei pomodori pelati, un classico amato in tutte le case.
Come riconoscere i migliori pomodori pelati ?
Come acquistarli ? Non vi resta che leggere subito la nostra piccola guida all’acquisto dei pomodori pelati.
Da cosa dipende la qualità dei pomodori pelati
La qualità dei pomodori pelati dipende da vari fattori. Elenchiamoli assieme:
- dal tipo di pianta di pomodoro che si usa e dal tipo di “frutto” che dà
- dalla cura e dall’igiene applicate durante la lavorazione e la produzione
- dal fatto che vi si aggiungano altri ingredienti, come succo di pomodoro, sale, foglie di basilico o altro
- dal tipo di imballaggio
Come fare a verificare tutti questi aspetti?
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Sicuramente non è facile in quanto il prodotto che noi vediamo al supermercato è solo l’ultima tappa di un processo molto molto lungo. Pur tuttavia, abbiamo un’arma a nostra disposizione, che è l’etichetta del prodotto. Imparare ad osservare e leggere bene l’etichetta ci aiuta ad acquistare consapevolmente. Cosa deve indicare l’etichetta:
- tutti i requisiti di legge
- le parole giuste: è legale parlare di pelati “superiori”, non ha valore legale usare tutta una serie di altri aggettivi, quali per esempio “extra”, “naturale”, “gustoso”
- la data di scadenza ben visibile
- dovete sapere che per legge non è obbligatorio indicare la data di confezionamento dei pelati, nè la data di scadenza. I produttori usano indicare ugualmente la data di scadenza fissandola a due anni di distanza dalla produzione, ma noi vi consigliamo di non superare i nove mesi.
- all’interno dei pelati è possibile per legge aggiungere degli additivi. Solitamente si aggiunge del sale, che però non può superare il 20% del prodotto secco.
Quali sono le caratteristiche organolettiche di un buon pomodoro pelato?
Conosciamo insieme le caratteristiche organolettiche di un buon pomodoro pelato. Queste si possono evincere anche attraverso la semplice analisi sensoriale. Scopriamo insieme come deve essere un buon pelato:
- colore: deve essere rosso intenso ed uniforme. La presenza di parti gialline o verdi indica che il pomodoro è stato raccolto quando non era ancora a completa maturazione
- sapore: deve essere armonico e gradevole, senza retrogusti strani che richiamano al cotto o all’acido
- odore: anche questo deve essere gradevole ed invitante. Qualunque odore “strano” è da considerarsi sospetto.
- consistenza: deve essere polposa ed omogenea. Se il pelato è sformato o rotto non va bene. Il pelato dovrebbe mantenere integra la forma del pomodoro.
- presenza di bucce: se la scottatura e la pelatura sono state eseguite correttamente, non dovrebbero esserci bucce. L’assenza di bucce è segno di alta qualità.
Come deve presentarsi la confezione di pelati
Se i pelati sono in latta o lattina (grande o piccola che sia, per uso commerciale o privato), questa non deve presentare ammaccature o segni di ruggine. La banda stagnata e il vetro sono i materiali consentiti per legge per il confezionamento dei pomodori pelati. Per quanto riguarda la banda stagnata, come detto sopra la confezione non deve presentare ammaccature o segni di corrosione che possono indicare che il consumatore potrebbe finire con l’ingerire anche dello stagno (che tuttavia non è pericoloso per la salute). Per quanto riguarda il vetro, è invece fondamentale che non vi siano bolle d’aria al suo interno.
Mancanza di igiene durante la lavorazione
Una mancanza di igiene durante la lavorazione può spianare la strada per esempio allo sviluppo di muffe. Attenzione dunque quando aprite il prodotto: osservate, annusate e fate le giuste valutazioni.
Altri prodotti a base di pomodoro che avremo modo di approfondire in futuro sono i concentrati, le passate, le salse e i sughi.