Le tue vacanze in Puglia sono terminate e, di ritorno da quell’angolo di Puglia chiamato Salento, ancora rieccheggia nelle tue orecchie il ritmo frenetico ed incessante dei tamburelli intenti ad accompagnare i ballerini di pizzica. Che ritmo, e che spettacolo! Ma è solamente uno spettacolo? La risposta è no. Se nessuno ti ha mai raccontato la storia ed i significati profondi della pizzica taranta, oggi ci pensiamo noi.
Spendiamo oggi qualche parola in più sulla pizzica salentina, un ballo dalle radici molto antiche che ancora non tutti conoscono. O meglio, spesso se ne conosce solamente l’aspetto puramente estetico e visivo, conosciuto forse nel corso delle tue vacanze in Puglia (ed in questo caso in Salento), mentre la sua storia, le sue origini e i suoi significati rimangono meno noti, discussi ed approfonditi. Ebbene, dovete sapere che la pizzica salentina non è un ballo nato con il puro scopo di intrattenere, e non è nemmeno un fenomeno “di massa” come potremmo essere portati a pensare guardandone la spettacolarizzazione (seppur virtuosa) in occasione del Festival della Taranta ed in particolare di quel fenomeno mediatico che tutti conosciamo con il nome di “Concertone”. Ma che cos’è dunque la pizzica salentina, o pizzica taranta? Quali sono le sue radici? Quale storia ci racconta? Approfondiamo assieme l’argomento.
Molto più di una danza popolare
La pizzica salentina che forse hai avuto modo di vedere durante le tue vacanze in Puglia (forse il 16 agosto in località Torrepaduli, ma non solo) è molto più di una danza popolare: è la quintessenza – sotto forma di ballo – di una cultura folkloristica che caratterizza profondamente l’intima essenza di un popolo: i salentini. I suoi ritmi frenetici e i suoi movimenti sinuosi e pur tuttavia sincopati ci raccontano infatti una storia che affonda le sue radici in un tempo lontano. Un tempo in cui il Salento era totalmente al di fuori dalle logiche della globalizzazione che nell’arco di pochi decenni l’avrebbero reso meta turistica per eccellenza di gran parte di vacanzieri e viaggiatori tanto italiani quanto stranieri attratti dalla moda delle vacanze in Puglia.
Cos’è la pizzica salentina
La pizzica salentina è un ballo popolare simile ad altri di altre regioni del meridione italiano che comunemente sono indicati con il nome di tarantelle. Eppure, la pizzica salentina è intrisa di magia e di leggenda. Il termine tarantella deriva dal sostantivo Taranta, che a sua volta deriva dal nome di un ragno velenoso presente laddove il clima è particolarmente caldo, la tarantola appunto. Nel caso della pizzica salentina, il ballo assume i contorni di una danza esoterica avente lo scopo di guarire le donne morse dal velenoso artropode. A livello geografico, sembra che le prime manifestazioni di questa danza abbiano avuto luogo a Taranto, antica città del Salento facente parte originariamente della Magna Grecia. Fateci caso: etimologicamente parlando Tarentum non evoca a sua volta Taranta? Il cerchio si chiude insomma.
Cosa narra la leggenda della pizzica taranta
Secondo la leggenda, le donne che lavoravano lunghe ore nei campi sotto il sole cocente (intente nella raccolta dei pomodori o del tabacco) finivano spesso per essere morse dall’antipatico e velenoso artopode. Il veleno provocava nei loro corpi spasmi fisici simili ad una danza: salti e giravolte sincopati e compulsivi, molto simili ad un ballo rituale di tipo magico. Di ritorno dai campi, ed accompagnate dal ritmo incessante dei tamburelli, queste donne danzavano con sempre maggiore insistenza e fervore, al fine di liberarsi dall’effetto nefasto del veleno. La danza diviene insomma taumaturgica e terapeutica in un mondo in cui credenze popolari e folklore locale divengono i veri protagonisti, capaci di curare non solo il morso di una tarantola, ma anche di trasmettere la vera essenza del popolo salentino. Attenzione dunque, durante le tue prossime vacanze in Puglia, a non essere morso dalla tarantola durante una passeggiata nelle campagne del Salento!