La Torre del Serpente ad Otranto è una costruzione dalla forma perfettamente cilindrica situata proprio sulla scogliera a sud della cittadina di Otranto. Sulle sue origini e sul motivo perchè sia lì non tutti gli studiosi sono del tutto concordi. Sembra che sia di origine romana, e che, munita di una lanterna ad olio, servisse per avvisare i naviganti che si avvicinavano alle estreme propaggini di terra bagnate dal mare Adriatico. Ma non solo. Questa torre reca in sé anche una leggenda legata a doppio filo alla storia di Otranto. Scopriamola assieme.
La torre del Serpente, storia, leggenda e significati
Torre di avvistamento, sì o no?
Come detto la torre del serpente sembrerebbe essere una sorta di torre di avvistamento di epoca romana, anche se gli studiosi non ne sono del tutto convinti, per alcuni motivi. Il primo è che è totalmente differente da tutte le torri d’avvistamento presenti in terra d’Otranto. Sì, ma le altre sono comunque posteriori…direte voi. E’ vero, ma un’altra caratteristica delle torri d’avvistamento è che queste non solo dovessero offrire una panoramica perfetta del mare e dell’orizzonte, ma che fossero anche ben visibili tra di loro. In questo modo, le vedette collocate su qualunque torre avevano modo di avvisare quelle vicine in caso di pericolo. La torre della Serpe non risponde a nessuna di queste caratteristiche. Insomma, la torre sarebbe stata più un faro, lì posto per avvisare i naviganti della presenza di quell’ultimo lembo di terra di fronte all’estremità meridionale del mare Adriatico.
Torre del Serpente, a cosa deve questo nome?
Secondo la leggenda, nelle profondità del mare antistante Otranto viveva proprio una grossa serpe, che talvolta emergeva sulla terraferma con l’obiettivo di procurarsi cibo. E, tra le altre cose, come tutti gli altri rettili mitologici, era davvero ghiotta di olio lampante. La torre romana posta a mo di faro proprio sul versante meridionale della città era alimentata, come d’uso, ad olio lampante. A vegliare sulla torre, v’erano solitamente due guardie. Secondo la leggenda, durante una notte d’estate le due guardie, cullate dalla fresca brezza marina, di fronte ad un mare particolarmente placido, sotto un tetto di stelle e con la compagnia di una dolce ninna nanna di grilli, si addormentarono. A quel punto la serpe emerse strisciando dal mare, si avvinghiò alla torre e bevve tutto l’olio lampante. In quel momento transitava sotto costa un galeone proveniente da Venezia, carico di mercanzie e di spezie. Ma nonostante la stellata, la notte era particolarmente buia, ed il mercantile andrò a sbattere contro gli scogli antistanti la torre, affondando irrimediabilmente nelle acque nelle quali la serpe era tornata ad annidarsi, ormai sazia e soddisfatta.
Vuole la leggenda che da quel giorno, nelle notti d’estate, quando il mare è placido e calmo, le anime dei marinai che in quell’occasione persero tragicamente la vita, riemergano dall’acqua e passeggino amabilmente lungo a costa.
Come mai la serpe si trova sullo stemma della città di Otranto?
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Lo stemma della città di Otranto reca, al centro, una torre, sulla quale striscia e si avvinghia proprio una serpe. Come mai la serpe ha saputo guadagnarsi un posto d’onore sullo stemma della città, a fronte del suo essere cotanto malefica da aver causato l’affondamento di un galeone e la morte di tanti marinai? E’ presto detto. Sembra che in un’altra occasione, quando la terra d’Otranto era oggetto di particolari attenzioni da parte dei Saraceni, il buio causato dalla famelica serpe costrinse una nave nemica a dirottare il suo viaggio, dirigendosi invece verso Brindisi. Come la storia ci racconta, Otranto sarà comunque invasa e saccheggiata dai Turchi nel 1480. E pur tuttavia, malefica a salvifica allo stesso tempo, la serpe si è di fatto meritata il posto che occupa sullo stemma cittadino.